Dal Molise un fortissimo “NO BREXIT”! ,“uscita della Gran Bretagna” dalla unione degli attuali 28 Paesi europei con capitale Bruxelles.

Molti giovani molisani che lavorano e studiano in Gran Bretagna  potrebbero subirne le conseguenze    

Maria Carosella
14/06/2016
Attualità
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Molti giovani molisani che lavorano e studiano in Gran Bretagna  potrebbero subirne le conseguenze      

DAL MOLISE UN FORTISSIMO  “NO BREXIT”!  

 Per vincere le grandi sfide epocali l’Europa deve essere sempre più unita e lungimirante

L’Università delle Generazioni di Agnone del Molise è da sempre europeista e ricorda che fra qualche giorno, giovedì 23 giugno, i sudditi di Sua Maestà britannica Elisabetta II saranno chiamati ad esprimersi sulla permanenza o meno nell’Unione Europea. Tale referendum popolare è giornalisticamente chiamato “Brexit” (sintesi  da Britain - Exit) cioè “uscita della Gran Bretagna” dalla unione degli attuali 28 Paesi europei con capitale Bruxelles.

A parte ogni altro tipo di considerazione (e in questi giorni se ne stanno sciorinando migliaia pro e contro la “Brexit”), una dovrebbe far riflettere molto responsabilmente i cittadini britannici per esprimere un deciso e decisivo “NO” nell’imminente referendum: questi sono tempi di grandi sfide intercontinentali e globali che non si possono vincere o risolvere correndo da soli, ma sono indispensabili le unità politiche forti e consolidate. Non è più tempo di nazionalismi né, tanto meno, possono più esistere i vecchi e beati isolazionismi, dal momento che c’è una interdipendenza ormai irreversibile da perfezionare non da abolire.

La perdita del referendum “Brexit” potrebbe comportare per i molisani (come per tutto il resto dell’Unione Europea) maggiori difficoltà nei commerci e nella mobilità delle persone, specialmente per i tantissimi che lavorano e studiano in Gran Bretagna (in particolare, Agnone e l’Alto Molise ne hanno parecchi) e, viceversa, maggiori difficoltà incontrerebbero pure i sudditi britannici. E’ vana illusione, ormai, per qualsiasi nazione isolarsi, poiché il dialogo a 360 gradi viene imposto dall’inarrestabile progresso e non può isolarsi proprio il Regno Unito che di questo progresso è stato uno dei maggiori artefici (sarebbe un vero e proprio assurdo antistorico e contro ogni logica pragmatica).

L’Università delle Generazioni, perciò, si augura che una speciale lungimiranza animi tutti coloro che hanno una epocale responsabilità nel salvare la socializzazione europea e mondiale della Gran Bretagna, votando un chiaro, fortissimo e definitivo “NO alla Brexit”.

 

Redatto da Università delle Generazioni

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