Termina con un nulla di fatto l’amichevole infrasettimanale svolta dall’Agnonese ieri pomeriggio contro gli abruzzesi del Castel di Sangro (Eccellenza). Uno scialbo zero a zero, quello ottenuto dai granata, che suona come un campanello d’allarme in vista della trasferta di domenica a San Benedetto del Tronto nell’ennesimo spareggio salvezza. Al “Patini” il tecnico dell’Olympia, Massimo Agovino, in particolare, ha inteso collaudare il centrocampo composto da Orlando, Di Lollo e Di Lullo, nonché un attacco, che orfano dello squalificato Galuppi, dovrà affidarsi al giovane Spada il quale sarà coadiuvato da Milozzi e De Pascalis. Ed è proprio dall’ex Bari e Cosenza, che nel primo tempo ha centrato un incrocio dei pali, sono arrivate le note più confortanti. In riva all’Adriatico, come è risaputo, i molisani non potranno contare su gente come Siciliano, Scampamorte e Bernardi (infortunati) e allora ecco che Agovino chiede uno sforzo in più ai veterani. “E’ da loro che mi attendo una prova di carattere – ha sottolineato il tecnico – e sempre da loro pretendo che siano vicini ai più giovani aiutandoli durante l’arco dei novanta minuti. Ottenere un risultato positivo contro una diretta concorrente alla salvezza – ha concluso - sarebbe un’impresa importantissima la quale ci consentirebbe di guardare con maggiore fiducia alle restanti sfide, che per noi restano tutte decisive”. Ricorso – Sarà l’alta corte di giustizia (Coni) a decretare in maniera definitiva se l’incontro tra la Recanatese e l’Olympia Agnonese, non disputato il 23 gennaio scorso per assenza degli ospiti, andrà giocato o meno. La sentenza è attesa nel pomeriggio. I primi due gradi di giudizio hanno dato ragione alla società molisana che in occasione della gara non riuscì a partire per le il centro marchigiano causa l’ondata di maltempo che imperversava sull’intero territorio altomolisano.