Stella Carlomagno: Si può dare di più

Flora Delli Quadri
23/07/2017
Varie
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Di origini agnonesi ma napoletana di adozione, veniva tutti gli anni per trascorrere le estati in Agnone insieme alla famiglia. Abitava in via Montebello al n° 8, una casa del centro storico, tra san Marco e san Pietro, i quartieri più antichi di Agnone.

Io l’ho conosciuta quando, negli anni ’70, si era avvicinata al mio gruppo, i famosi ragazzi del “Gruppo 38” che in quella splendida e irripetibile stagione di risveglio culturale, politico e sociale del nostro paese hanno saputo scrivere una bellissima pagina di storia, insuperata per vivacità intellettuale e abnegazione nei confronti della cosa pubblica, e lei insieme a noi.

Da allora non ci siamo riviste più, ognuno ha preso la sua strada. Poi, quando facebook ci ha portato il mondo in casa, ci siamo ritrovate e ho scoperto che si era laureata in medicina presso l’Università Federico II di Napoli dove aveva continuato a prestare la sua opera dapprima come assistente, poi come professore associato. Nel 1986 era diventata professore ordinario di genetica nella stessa facoltà.

Dal 2004, ogni anno, si recava in Africa, a Gulu nel nord Uganda, dove ha partecipato al varo della facoltà di medicina presso la locale università. Qui teneva corsi di biologia molecolare e genetica medica per permettere agli studenti locali di potersi specializzare, in discipline anche complesse.

Ripensando alla stagione del “Gruppo 38” e a tutte le iniziative sociali prese insieme, mi viene facile concludere che già da ragazza covava nel suo cuore l’anelito a voler “dare di più”, cosa che puntualmente ha fatto. Allegra e sorridente, ha portato in Africa la sua specializzazione con abnegazione, ma soprattutto vi ha portato il suo cuore, come pochi sono in grado di fare.
Stella si è spenta all’improvviso il 19 luglio 2017, proprio a Gulu, sua patria di adozione.

Fonte: http://ALTOSANNIO-ALMOSAVA

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