Presidio davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo economico (Mise) e notiziari in forma ridotta. Oggi la protesta delle Tv locali contro il Governo che con il decreto Milleproproghe, trasformato in legge, osservano numerose emittenti, "penalizza le regioni con popolazione inferiore ai due milioni di abitanti". Anche Telemolise insieme al altre Tv molisane, aderisce allo sciopero "per far sentire la sua voce contro un provvedimento che di fatto elargisce l'86% dell'intero contributo, a sole sei grandi regioni, con gravissimo danno per il pluralismo dell'informazione, mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro". Critica anche l'Assostampa Molise che parla di "un vulnus insanabile per la democrazia, perpetrato con la sottrazione di fondi vitali alle 'voci' del territorio". A sostegno della vertenza il presidente della Regione Donato Toma, il quale ha spiegato di ''aderire alla protesta, perché l'informazione locale è essenziale per la libertà: il Milleproroghe va cambiato''.