Le bugie del Governatore Iorio sulla sanità molisana

di Giuseppe Attademo
20/09/2011
Attualità
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Le bugie del Governatore e le verità della Corte dei Conti sulla sanità Nel clima trionfalistico pre-elettorale che propaganda il governo di centrodestra del Molise, la Relazione annuale sulla spesa sanitaria della Corte dei Conti sugli esercizi delle regioni per il 2009-2010 (pubblicata il 4 agosto scorso) ci riporta coi piedi per terra. Il confronto interregionale dei risultati 2010 rispetto al 2009, spiega la Corte, permette di “focalizzare fenomeni particolarmente critici, ove le situazioni di squilibrio, oltre che a inefficienze organizzative e gestionali, si coniugano ad aspetti nevralgici di alcune realtà”. E questo è il caso delle regioni sottoposte a piano di rientro tra cui è il Molise. Però, mentre Lazio. Abruzzo, Sicilia, Liguria (dopo le rettifiche ed al lordo degli ammortamenti non sterilizzati) chiudono il 2010 in positivo, il Molise rimane in zona negativa (-121,164 mln vs -98,304 mln) insieme a Campania e Calabria. Pur essendo passata dall’ 81,6% del 2008 al 77,8% del 2010, la spesa sanitaria rispetto alla spesa corrente nel Molise supera la media nazionale (76,3% nel 2008 vs 75,4% nel 2010) come pure il rapporto spesa sanitaria/PIL: 13,76% vs 7,33% (2008) e 9,73% vs 7,22% (2010). Dall’analisi delle voci di spesa (differenza percentuale 2010/2009) emergono alcune curiosità: a fronte di una riduzione globale della spesa di due punti percentuali (media nazionale +0,5%), vi è un incremento notevole della spesa per l’ospedaliera accreditata (+7,4% rispetto alla media nazionale di +1,8%) e della spesa per l’integrativa protesica convenzionata ed accreditata (+25,2% vs +0,1 % media nazionale). La spesa per il personale cresce pochissimo (+0,02% vs +1,22% media nazionale) mentre rimane stabile la spesa per la medicina generale convenzionata (+2,4% vs 2,79% media nazionale) (ma nel vicino Abruzzo è del +1,65%) e per la specialistica convenzionata e accreditata (+5,84% vs 6,08% media nazionale) (ma nel vicino Abruzzo è del +2,93%). Le uniche voci che subiscono riduzioni sono quelle per beni e servizi (-6,81% vs +0,05 media nazionale), farmaceutica convenzionata (-9,5% vs –0,57 media nazionale), riabilitativa accreditata (-8,22% vs -0,37% media nazionale). Che significa tutto questo ? Che il sistema sanitario regionale è oggetto di una privatizzazione strisciante con progressivo smantellamento delle strutture pubbliche (che vengono “tagliate” a causa del deficit finanziario) addossando ai cittadini i costi dell’assistenza farmaceutica e della riabilitazione. Una assistenza sanitaria “modello mini-Lombardia” pur non avendone la regione Molise il tessuto produttivo ed economico. Quindi un progetto deliberato del governo di centrodestra di Iorio di ridisegnare l’ assistenza sanitaria molisana (approfittando del cosiddetto piano di rientro) in senso privatistico facendosi scudo delle “decisioni ministeriali” di Roma. Da qui la necessità di battere alle prossime elezioni il centrodestra per recuperare il senso di solidarietà e uguaglianza che è alla base del sistema sanitario nazionale e, di conseguenza, regionale. dr Giuseppe Attademo Responsabile Regionale Dipartimento Sanità IDV

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