AGNONE. Il centrosinistra resta ancora una volta a bocca asciutta. Infatti, nel prossimo consiglio regionale non ci sarà traccia di alcun esponete altomolisano. Complimenti vivissimi! Alla base della mancata elezione divisioni, invidie, personalismi, sete di poltrone e chi più ne ha più ne metta. A nulla, dunque, è servito il risultato riportato dai vari Cristofaro Carrino (1180), Maurizio Cacciavillani (585 preferenze) e Domenico Cinocca (495), tutti del Partito democratico che hanno contribuito all’elezione di Danilo Leva (1556 voti) da Fornelli. A nulla sono valsi gli sforzi di Antonio Monaco (682) e Giuseppe Attademo dell’Idv (226) che hanno fatto eleggere Cosmo Tedeschi (1357) di Isernia. O quello di Armando Bartolomeo (179) con Sel. Senza contare la meteora Vincenzo Salzano (74) con Costruire democrazia di Massimo Romano. Nessuno potrà fregiarsi della carica di consigliere regionali. E’ vero, molti contavano nella vittoria di Paolo Frattura che avrebbe garantito a Nunziatina Zarlenga, vicesindaco di Agnone, uno scranno a palazzo Moffa. Ma così non è stato e per l’ennesima volta l’alto Molise di centrosinistra recita il mea culpa. Lontani anni luce i tempi di Florenzio Anniballe (Ds) o Candido Paglione (Ds). Ora si dovrà continuare a fare i conti con il vuoto assoluto. Eppure la sola cittadina di Agnone, se avesse voluto, avrebbe potuto eleggere un consigliere regionale di centrosinistra. Discorso arcaico, quasi patetico. Perché fatto alla vigilia di ogni tornata regionale che poi puntualmente fa registrare la discesa in campo di un’infinità di candidati, i quali alla fine non riescono a concludere mai niente. Era accaduto già cinque anni fa, ieri il bis… E meno male che è stato eletto Franco Giorgio Marinelli (pdl)… Altrimenti l’altissimo Molise sarebbe rimasto desolatamente più solo… In lui adesso sono racchiuse anche le speranze di elettori che hanno deciso di non votarlo…