Decreto salvabanche, lega e 5 stelle contraddicono loro stessi e ne confezionano uno ad hoc

Spiegano che il Carige è diverso da quelli del Pd ma è caos con i militanti

Enzo Carmine Delli Quadri
09/01/2019
Attualità
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A proposito di Banche, siamo al ridicolo. Lega e 5S si arrampicano sugli specchi per dire che il loro salva-banche, deciso alla chetichella in 10 minuti e senza discussione, è diverso dal salva-banche dei governi PD.

 

Lega e 5 Stelle dovrebbero piuttosto spiegarci perché quelle mosse, per cui avevano gridato allo scandalo allora, adesso sono quelle opportune.

 

Con la decisione presa ieri di fornire garanzie pubbliche per eventuali prestiti che la banca CARIGE dovrà sottoscrivere e di aprire all'ipotesi di un intervento diretto dello Stato nel capitale, il governo Conte non fa altro che seguire la strada tracciata due anni fa dal governo Gentiloni con gli interventi nelle Popolari venete e in Mps. Si tratta sicuramente della scelta giusta per evitare danni maggiori al sistema bancario. La realtà piega anche i propalatori di illusoria propaganda politica.

 

In Particolare, osservo come la retorica "grillina" non ha retto alle durezze del governo, dal "tradimento" degli anti-trivelle, anti-ILVA e anti-TAP, al salvataggio della banca Carige, con un reddito di cittadinanza che si sta prefigurando sempre più come un reddito di inserimento di renziana memoria. Per superare queste difficoltà, il capo politico del M5S, Luigi di Maio, si lancia, senza un minimo di consultazione con i grillini, all'inseguimento dei violenti gilet-gialli francesi che, peraltro rifiutano l'abbraccio.

 

ecco cosa diceva Di Battista su banche e decreto salvabanche

 

 

 

 

 

 

Enzo C. Delli Quadri

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