Dagli spogliatoi/ Urbano: "Abbiamo regalato il primo gol al Teramo"

Cappellacci: Agnonese, avversario tostissimo. E sugli spalti sfida tutta in famiglia

redazione sportiva
31/10/2011
Attualità
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“Primo tempo stratosferico, nella ripresa siamo un po’ calati anche per merito dell’Agnonese, ma credo che la vittoria sia meritata”. Parole e pensieri di Luciano Campitelli, numero uno del Teramo che volge lo sguardo fiducioso al futuro. “Sono soddisfatto ma i nostri diretti avversari non mollano a dimostrazione che questo campionato è molto difficile. Quello che posso dire – ha poi aggiunto negli spogliatoi il presidente biancorosso - è che noi daremo il massimo fino alla fine”. Il pari di Miglianico sembra essere lontano anni luce. “Ci può stare – conclude Campitelli – sono gare che nascono storte, l’importante è voltare subito pagina, cosa stiamo cercando di fare alla perfezione”. Soddisfatto anche mister Roberto Cappellacci. “Quando si vince su un campo difficile come quello odierno è superfluo ammettere si essere contenti. L’Agnonese ha dimostrato di avere degli ottimi valori e in più voleva riscattarsi dal derby perso sette giorni fa in casa”. In seguito sulla gara il tecnico abruzzese sottolinea. “Potevamo chiudere prima il match, sull’uno a zero abbiamo sprecato troppo”. E alla domanda di chi giocatore ha visto più in palla, Cappellacci non ha dubbi. “Oggi Masini è stato determinante, ma è tutto il gruppo che mi è piaciuto”. Sulla sponda opposta Corrado Urbano non riesce a darsi pace. “Abbiamo giocato alla pari contro un grande avversario, ma anche questa volta, come spesso avviene ultimamente, non siamo riusciti a muovere la classifica. Peccato – ha concluso il tecnico dell’Agnonese – per quella dormita generale della difesa sul gol del vantaggio ospite”. CURIOSITA’ – Prima il battesimo poi di corsa allo stadio per tifare da una parte Teramo, dall’altra Agnonese. Genitori divisi dalla fede calcistica. Domenica al Civitelle si è visto anche questo. Protagonisti della vicenda mamma Rossana Crolla, avvocato agnonese, dunque di chiara fede granata e papà Nando De Cesare, agente immobiliare teramano, sciarpa al collo dei Diavoli. Di mezzo il piccolo e sorridente Umberto di soli tre mesi che ha ricevuto il sacramento alla vigilia dei novanta minuti. E’ sicuramente lui il grande vincitore della sfida…

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