ISERNIA. Confusione di ruoli, per usare un eufemismo. Tradimento, per calcare la mano. Ma tant’è. Nella Giunta provinciale di Isernia sono numerosi i casi di assessori che, in barba al loro partito d’appartenenza, alle Regionali hanno deciso di aiutare candidati presenti in altre compagini. Su tutti, a finire sulla graticola, sono gli esponenti del Pdl e di Progetto Molise. I quali, più o meno in maniera palese, hanno dimenticato di avere una tessera di partito, o di far parte di un movimento ben definito, decidendo di fare campagna elettorale per conto proprio. Scelte che, a conti fatti, o meglio a urne chiuse, non hanno affatto premiato. Ora che l’assessore provinciale Udc Mimmo Izzi è stato eletto in Regione, il presidente Mazzuto dovrà procedere alla surroga. Ma non è escluso che sia necessario un rimpasto generale. E, dati alla mano, il numero uno in via Berta non ha che l’imbarazzo della scelta. Vediamo perché. Cominciamo dal Pdl. Nel giugno 2009, dopo il voto che incoronò Mazzuto, la Giunta era composta da tre assessori “berlusconiani”: Angelo Iapaolo, Francesco Del Basso e Gino Taccone. Oggi, con quest’ultimo candidatosi nelle file di Progetto Molise, la situazione sembra ribaltata. Il movimento civico di centrodestra, da un assessore che aveva nel 2009 (Florindo Di Lucente), oggi può vantarne due. Lo stesso numero del Pdl, che con Taccone avrebbe perso un membro dell’esecutivo. Ma l’assessore di Sesto Campano ha davvero abbandonato il Pdl? Stando a quanto riferisce il coordinatore regionale di Progetto Molise, Mario Lombardi, Taccone ha solo firmato l’accettazione della candidatura. Nel movimento, tra l’altro, non è previsto il tesseramento. Dunque, pare sia ancora iscritto al Pdl. Tuttavia, Progetto Molise alle Regionali è risultato il secondo partito in provincia d’Isernia. E, per stessa ammissione di Lombardi, chiederà di avere maggiore peso in Giunta. A prescindere dalla situazione Taccone. Con il giovane Antonio Tedeschi che guarda con attenzione all’evolversi degli eventi. Ma torniamo un attimo a Taccone. Chi rappresenta oggi il delegato all’Ambiente? Ancora il Pdl, che lo avrebbe dato in prestito a Progetto Molise, o appunto il movimento fondato da Luca Iorio? Per poter riequilibrare le forze in campo, Mazzuto dovrà fare chiarezza, anche in qualità di coordinatore provinciale dei berluscones. Ma una cosa va detta: Taccone, in caso di rimpasto, difficilmente verrà sostituito. Questione di numeri: a Sesto Campano, Iorio ha vinto su Frattura con 846 voti contro 612. Il Pdl si è assestato al secondo posto nella coalizione (dietro l’Adc dell’ex sindaco Antonio Epifanio) con 290 preferenze, Progetto Molise al terzo con 258. Insomma, grosse anomalie non sembrano esserci state. Non così nei Comuni d’appartenenza degli altri due assessori pidiellini. A Macchiagodena, dove il primo cittadino è Iapaolo, Iorio si è fermato a 518 preferenze, Frattura è volato a 628. E il Pdl ha riscosso 237 preferenze, secondo dietro Progetto Molise (248). Risultato eloquente. Cui va aggiunto il commento di una fedelissima del governatore, durante lo spoglio del 17 ottobre, dalla sede del Pdl di Isernia: >. Accuse di voto incrociato, in pratica, mai smentite dagli interessati. Posizione tutt’altro che al sicuro, dunque, quella di Iapaolo. Ma non è finita. I dati parlano chiaro anche ad Agnone, paese dell’assessore Del Basso, fortemente sostenuto alle Provinciali 2009 da Franco Giorgio Marinelli. Iorio 1.386, Frattura 1.486. Il Pdl, partito del delegato all’Agricoltura, riscuote 1.121 consensi, che lo consacrano al primo posto in assoluto. Marinelli (che centrerà l’elezione) è il più votato con 895 preferenze, 756 in meno delle Regionali di cinque anni fa. Ma Del Basso ha sostenuto apertamente Tedeschi di Progetto Molise. Movimento che ha racimolato 122 voti, di cui 42 a Tedeschi, non eletto. Insomma, Marinelli la sua battaglia l’ha vinta anche senza Del Basso. Ma avrà gradito il comportamento dell’assessore? E Mazzuto come si comporterà nei confronti suoi e di Iapaolo? Da indiscrezioni sembra tuttavia che l’avvocato agnonese abbia già parlato con il presidente della Provincia. E che problemi non ce ne siano. Ma davvero l’atteggiamento bifronte di tutti gli assessori del Pdl passerà sottotraccia dopo l’exploit di voto disgiunto che ha messo in crisi la terza elezione di Iorio? Difficile dirlo. Anche perché un’analoga situazione si vive in Progetto Molise. L’assessore di riferimento, Di Lucente, è l’ex sindaco di Sant’Angelo del Pesco. Comune dove Iorio ha stravinto su Frattura (139 a 62). Ma Progetto Molise ha rimediato appena 13 voti, contro i 105 del Pdl. Partito in cui l’ex presidente della Provincia, Raffaele Mauro, ne ha riscosse ben 47, risultando il più votato grazie al palese sostegno, si badi, dello stesso Di Lucente. Ma senza essere eletto. Cosa ne pensa Progetto Molise? Approva? Rinnova la fiducia al suo assessore? O pensa a sostituirlo con altri? E Mazzuto? Potrà davvero contare sulla vecchia squadra? I rapporti di forza potranno ancora essere 3 a 1 tra Pdl e Progetto Molise? Sarà opportuno inserire volti nuovi nell’esecutivo o insistere con i soliti, fedeli ma non troppo? A lui, come presidente dell’ente e coordinatore del Pdl, il compito di trovare il bandolo della matassa.