Carcere di Campobasso, video shock su una presunta evasione: ecco il contenuto

Sul caso sono intervenuti il segretario del Sap Di Giacomo e la ex consigliera regionale Nunzia Lattanzio

redazione
30/01/2019
Attualità
Condividi su:

Continuano gli eventi critici nella Casa Circondariale di Campobasso. “Questa volta – dichiara il segretario nazionale del Sap Aldo Di Giacomo-  un detenuto italiano in grado di muoversi solo con l’utilizzo di due stampelle viene ricoverato presso ospedale Cardarelli di Campobasso dopo aver avvertito un malore. Dopo essere stato dimesso dallo stesso ospedale e dopo essere rientrato nell’istituto penitenziario di via Cavour, il detenuto si disfa delle stampelle e cerca di evadere correndo al di fuori della casa circondariale. Ripreso dopo alcuni minuto ed assicurato di nuovo alle patrie galere”.

Per questo ed altri episodi, si comunica che domani 31 gennaio 2019, alle ore 10:30 dinanzi la Casa di Reclusione di Campobasso sita in Via Cavour, il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria Aldo Di Giacomo terrà conferenza stampa.

Di questo avvenimento c’è anche un video girato da un passante, che riprende un comportamento che farà sicuramente discutere. Il detenuto cerca di scappare e potete vedere direttamente nel video quanto accaduto e farvi una idea.

Sul video è intervenuta anche la ex consigliera regionale Nunzia Lattanzio, già Esperta del Tribunale di Sorveglianza di Bari

Credo che questo video testimoni delle gravi violazioni di legge da parte di diversi soggetti coinvolti. Auspicabile, anzi direi obbligato, l'intervento puntuale del Garante dei diritti della Persona, Dott.ssa Lanciano, e della altre Autorità preposte. Spaccato molto discutibile!

 
"Il filmato diffuso in queste ore - interviene ex post Di Giacomo - è parziale e non ricostruisce esattamente quanto è accaduto a Campobasso: il detenuto che ha tentato la fuga ha aggredito l'agente penitenziario colpendolo ripetutamente con una stampella. Le immagini, invece, mostrano solo la parte finale e la reazione che è venuta dopo la fuga. Una reazione maturata nel clima di stress, per turni massacranti e condizioni di lavoro difficili che caratterizza l'attività del personale di Polizia Penitenziaria come denunciamo da sempre e che non va lasciato solo come intendiamo fare anche in questa circostanza. Invitiamo, pertanto, i media a non farne un’occasione di attacco strumentale alla Polizia Penitenziaria ma a ricostruire esattamente i fatti mettendoli in guardia da non generare disinformazione e confusione perché ci sono ogni giorno uomini e donne in divisa che svolgono il proprio lavoro al servizio dello Stato con impegno, professionalità e a rischio di aggressioni e della incolumità personale".

 

Leggi altre notizie su Alto Molise
Condividi su: