Il Neo-governatore abruzzese Marsilio cade dalle nubi ……

Si accorge solo ora che Salvini vuole la secessione agognata da Bossi

Enzo Carmine Delli Quadri
16/02/2019
Attualità
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Sono anni che si parla di autonomie regionali, almeno dal 2001, quando una sciagurata revisione costituzionale modificò l’art. 116 della costituzione  con l’inserimento di un terzo comma che permette particolari tipi di devoluzione di responsabilità alle Regioni. Seguirono referendum consultivi di Lombardia e Veneto ben divulgati da tutti i Media Nazionali con i quali le popolazioni di quelle regioni reclamarono autonomia su 23 materie. Poi c’è stato il pre-accordo firmato dal sottosegretario Bessa del governo Gentiloni, il 28 febbraio 2018, a Camere ormai sciolte. Da lì l’autonomia è entrata nel contratto di governo Lega-5 Stelle senza alcun approfondimento. Il 20 dicembre 2018, una prima bozza di accordo con le Regioni (c’era anche l’Emilia Romagna) è arrivata in Consiglio dei Ministri e il governo si impegnò a chiudere il tutto per metà febbraio 2019.  Di questo argomento di estrema importanza e delicatezza, per le sorti del martoriato Sud Italia, se n’è parlato a lungo. Io stesso ne scrissi il 28 dic 2018 (https://enzodelliquadri.com/2018/12/27/la-lega-con-il-supporto-dei-5s-vuole-affamare-il-sud/).

Purtroppo, l’opinione pubblica è stata distolta dall’invasione degli immigrati che andavano bombardati e affondati, da Sanremo, da Di Maio che va ad incontrare i terroristi francesi. Pertanto, è normale che la gente non abbia potuto approfondire la questione delle autonomie. È ampiamente giustificata. Ma non sono giustificati i dirigenti del M5S che solo l’altro ieri sera, dopo la batosta abruzzese si sono accorti che le regioni del sud stavano per essere defraudate da Salvini e soci. E non è giustificato il neo-governatore dell’Abruzzo Marsilio che solo ora, dopo la sbornia presa a tavola con Salvini, si accorge che il suo Abruzzo è sotto scacco.

Tomo tomo, confessa (da Chieti today): "Ancora non ho visto le carte. Non conosco i testi delle intese sull'autonomia di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Una volta fatti i dovuti approfondimenti, darò il mio giudizio di merito, ma spero che venga rispettato il punto di equilibrio raggiunto con la legge n.42 del 2009 sul federalismo solidale". Nel fare questa affermazione, Marco Marsilio, si esprime positivamente sulla riforma per la maggiore autonomia delle Regioni, purché, come spiega "si tenga conto anche delle esigenze del Centro Sud, non solo del Nord".

Campa cavallo che l’erba cresce. Con il cavallo di troia dell’immigrazione, la Lega sta imponendo la secessione agognata da Bossi e  il neoeletto Marsilio vi si oppone con blande parole fatte di ignoranza (si è presentato per governare una regione e non conosce le carte sulle autonomie regionali) e subalternità alla Lega (pateticamente spera che l’Abruzzo non ci rimetta e pateticamente chiede che si tenga conto anche del centro sud).

Siamo caduti nella secessione di Salvini, mani e piedi. Massì, che sarà mai, saremo più poveri ma non vedremo più facce nere in giro per le nostre montagne. Vuoi mettere!!

 

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