Domani, nella giornata in cui il consiglio regionale in mattinata si occuperà di lavoro, ci saranno ancora altre nomine da fare. Riguardano la composizione della commissione per le pari opportunità regionale. Che in realtà erano già state fatte contestualmente a quelle di altri organismi regionali tipo il Corecom. Ma erano state annullate dopo la proposta di legge da parte della maggioranza che aveva eliminato la possibilità di una commissione tutta al femminile come voleva la legge del 2000.
Ora grazie alla maggioranza ogni sesso deve essere rappresentato in almeno il 40% della composizione. E avremo anche la possibilità di avere una commissione pari opportunità con il 60% di uomini. E senza rappresentanza del movimento Lgbt come invece avevano chiesto le consigliere regionali Patrizia Manzo e Micaela Fanelli che seguono passo passo le azioni della comunità omosessuale e transessuale del Molise. Insomma altre nomine, ma stavolta necessarie per l'affermazione delle pari opportunità in Molise.
Si ipotizza che il 60% della commissione attuale, quella mai incardinata e mai funzionante, potrebbe essere riconfermata. Il 40% delle donne dovrà invece lasciare spazio a uomini indipendentemente dal loro orientamento sessuale. Certamente un passo indietro per una Regione, il Molise, che buca da 6 anni e mezzo un appuntamento davvero importante con le pari opportunità nel senso vero del termine: una donna in Giunta, cosa che né Toma e né Frattura hanno voluto veramente lasciando dal 2013 a casa le quote rosa. Dalla nuova commissione ci aspettiamo questo: una richiesta effettiva di parità di genere.