Turismo culturale, l'impegno di Terra Osca

Giovanni Giaccio
26/02/2012
Attualità
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Da sempre si ritiene che l’Alto Molise abbia dei tesori nascosti in ambito turistico, un patrimonio che per troppo tempo non è stato sfruttato al massimo. Per rispondere a queste esigenze, finora rimaste insoddisfatte, nasce Terraosca. L’idea, partorita da Danilo Di Nucci e Nicola Mastronardi, in risposta a tutte quelle risorse ambientali, storiche e culturali che rappresentano un potenziale non indifferente: "Nonostante negli ultimi 15 anni si siano fatti grandi passi in avanti per quanto riguarda l'offerta ricettività, l'Alto Molise si trova in una condizione di forte ritardo rispetto ad altri territori di montagna che hanno fatto del turismo ambientale una importante fonte di reddito" ha asserito, a tal proposito, Di Nucci. Terra Osca viene al mondo per offrire la possibilità ai turisti di percorrere strade rurali e tratturi, assimilando il territorio abbandonando la frenesia che caratterizza la quotidianità. L’organizzazione propone itinerari, della durata variabile (da un giorno a una settimana, a gruppi di 8/10 persone; organizziamo visite guidate ad Agnone o a Pietrabbondante. "Per iniziare abbiamo deciso di puntare fortemente su quella che, allo stato attuale, è una fortissima caratterizzazione del Molise: stiamo parlando dei tratturi e di una loro valorizzazione in senso turistico-culturale. Per questo motivo, forti del fatto che in Alto Molise vi è la più alta concentrazione di tratturi dell'intera regione, abbiamo costruito, attorno a loro, degli itinerari che vanno ad abbracciare anche le altre risorse naturalistiche del territorio oltre che Sanniti, gastronomia ed eccellenze culturali" ha spiegato Di Nucci. La proposta di Terra Osca perciò è quella di inserire il territorio alto molisano all’interno delle guide dei tour operator affinché la zona possa, finalmente, trarre guadagno dalle ricchezze che il popolo Sannita ci ha lasciato in eredità. Di Nucci quindi ha concluso così: "Accanto al turismo naturalistico l'idea è quella, se mai ce ne sarà l'occasione e con l'aiuto di altre figure, di poter andare a gestire parte dell'interessantissimo patrimonio culturale del nostro territorio".

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