"Se le nuove linee di programmazione sulla sanità molisana non puntano ad investire più soldi nella rete di emergenza, territoriale e ospedaliera pubblica, possiamo dire che la struttura commissariale ha amaramente fallito".
A sostenerlo è il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Andrea Greco che aggiunge: " Abbiamo sempre creduto nella separazione dei ruoli di Commissario e Presidente di regione, visto che quella commistione in passato ha fatto solo danni, in Molise più che altrove. Ma non dobbiamo certamente difendere nessuno, tantomeno i Commissari ad acta. Al contrario, contrasteremo con forza le loro scelte se non le condividiamo.
Non mi sono mai nascosto dietro giri di parole e non lo farò certo ora, alla vigilia dell’approvazione del più importante documento di programmazione sanitaria per i prossimi quattro anni.
In questi giorni, a più riprese, diverse testate giornalistiche locali hanno pubblicato estratti del Piano operativo sanitario 2019/21. Non riesco a comprendere come mai i due Commissari non abbiano reso pubblica quella bozza, finita nelle mani di poche persone. Un fatto gravissimo.
Già in passato, i cittadini hanno dovuto subire delle decisioni imposte dall’alto e non rispondenti ai reali bisogni del territorio. Riteniamo che questa logica non sia più tollerabile e non la tollereremo!
Se le indiscrezioni giornalistiche risultassero confermate, saremmo di fronte ad una giustificazione ragioneristica del continuo taglio dei servizi, a discapito solo del pubblico.
Cosa ancor più assurda sarebbe la conferma di quei contratti con Neuromed e Cattolica (ora Gemelli spa), che assegnano agli stessi una montagna di soldi pubblici per curare i cittadini di fuori regione. Lo abbiamo sempre detto: il privato deve integrare l’offerta sanitaria pubblica, non sostituirla.
Per scrivere Piani operativi, senza riequilibrare i rapporti di spesa tra sanità pubblica e privata, bastavano un Frattura o un Toma qualsiasi, accomunati dall’essere stati alleati alle elezioni regionali con il più grande portatore di interessi nella sanità privata: l’eurodeputato Aldo Patriciello.
In tutto ciò è evidente che il Presidente e i suoi uomini, da una parte puntano il dito sui commissari e dall’altra assumono posizioni politicamente paralitiche. Toma sta lì, fermo, aspettando di poter dire: ero meglio io. Mentre rivendica il ruolo di commissario, però, si dimentica di individuare i membri delle commissioni per il reclutamento del personale medico, nomina Direttori Generali Asrem via etere e mostra inefficienze e ritardi che mettono a rischio la sopravvivenza di interi reparti ospedalieri.
Il MoVimento 5 Stelle Molise ha chiesto e ottenuto un Consiglio monotematico sulla sanità, per portare ancora una volta in Aula proposte a tutela del sacrosanto diritto dei molisani ad una sanità pubblica e di qualità. Il Consiglio dovrebbe essere convocato per martedì 10 dicembre alle ore 14, mentre in mattinata saranno ascoltati i Commissari. Su nostra proposta, il giorno prima saranno convocati e auditi anche i Comitati a difesa della sanità.
Forse più di qualcuno non ha capito fino a che punto sono pronto a difendere la mia terra e il diritto alla salute dei miei conterranei. Allora lo spiego meglio: lo farò contro tutto e tutti, se necessario contro i Commissari, i Presidenti di regione e gli alleati di Aldo Patriciello, che poi in Molise sono la stessa cosa".