AGNONESE (4-3-3): Fabbi 6; Simone 6 (26’ st De Souza 6) Scampamorte 7 (40’ st Litterio sv) D’Agostino 6,5 Pellegrino 6,5; D’Ambrosio 6 Ricamato 6,5 Partipilo 7,5; Keita 6,5 (26’ st Pifano 6) Sivilla 8 Gagliano 7,5. A disp: Vitale, Patriarca, Di Lollo, Di Lallo. All. Urbano ANCONA (4-3-3): David 5,5; Kostadinovc 5,5 Tafani 6 Torta 6 Gandelli 6,5 (45’ st Gramacci sv); Maiorano 6 Costa Ferreira 6,5 Marino 6 (42’ pt Malavenda 6,5); Genchi 5,5 (24’ st Ferraro 6,5) Ruffini 6,5Ambrosini 6,5. A disp: D’Arsie, Viscuso, Patti, Santoni. All. Trillini ARBITRO: Alfarè di Mestre MARCATORI: 19’ pt aut. D’Agostino, 29’ pt Partipilo, 45’ Sivilla, 33’ st Malavenda, 45’ st Gagliano, 47’ st Sivilla AMMONITI: Torta (AN), Gagliano (AG), Partipilo (AG), Sivilla (AG), Ferraro (AN). NOTE: spettatori 1200 (40 provenienti da Ancona). Angoli 3-3. Recupero: 3’ pt; 4’ st. AGNONE. Un pomeriggio da raccontare ai posteri. In diretta satellitare, spinta da 1200 cuori, l’Agnonese affonda la blasonata Ancona (diversi campionati in serie A e una finale di Coppa Italia contro la Sampdoria) in un match dalla mille emozioni che ha consegnato nelle mani dei molisani la virtuale salvezza nel campionato di serie D. Una vittoria, fortissimamente voluta dall’intero ambiente, che ha visto nei panni degli esecutori materiali uno strepitoso Partipilo, un redivivo Gagliano e il ‘solito’ Andrea Sivilla abbonato alle doppiette (terza in stagione). Così al “Civitelle” va in onda uno spettacolo imperdibile vietato ai deboli di cuore. A parlare i fatti, o meglio i sei gol che hanno reso i novanta minuti pirotecnici, entusiasmanti, con continui capovolgimenti di fronte. Per novanta minuti è sembrato di essere oltremanica e non solo per via del rettangolo senza barriere. Banditi tatticismi o la parola accontentarsi, banditi i catenacci all’italiana che pure in alcuni frangenti fanno piacere ai presidenti. Entrambe le formazioni hanno giocato a viso aperto allo stremo delle forze per ottenere il massimo risultato. Se un giorno dovessimo spiegare in sintesi ad un bambino cos’è il gioco del calcio prenderemo in esame Agnonese – Ancona. Un’esagerazione? Niente affatto. Bastava essere presenti nel pomeriggio sulle gradinate di viale Castelnuovo per rendersi conto che quanto detto è pura realtà. La cronaca – I padroni di casa intendono dare continuità a quanto dimostrato sotto il piano del gioco sul campo della capolista Teramo e allora partono in grande stile. Dopo solo 8 minuti una triangolazione Simone-Gagliano-Keita per poco non fa esplodere lo stadio con la palla che termina di poco a lato dalla porta difesa da David. Ma è solo un’illusione visto che al 19’ l’Ancona passa. Costa Ferreira se ne va sulla sinistra, arriva sul fondo e rimette a centro area dove trova il piede di D’Agostino che involontariamente batte sotto la traversa Fabbi. Nemmeno il tempo di imprecare che al 23’ un’azzardata uscita di David su traversone di Simone consente a Partipilo di conludere a porta vuota, pallone fuori. Il fantasista barese si fa perdonare al 29’ quando dopo aver raccolto in area una sponda di Keita, su invito di Sivilla, con un tocco vellutato batte sotto misura David. A questo punto la gara si infiamma e offre il meglio di se nei minuti finali, quando prima Ambrosini (44’) centra un palo con la sfera che danza sulla linea di porta, allontana Scampamorte e poi su capovolgimento di fronte, Sivilla, con la complicità di David, manda il pallone a gonfiare la rete. Tripudio granata e squadre negli spogliatori. L’Ancona è un toro ferito che nella ripresa attacca a testa bassa alla ricerca del gol pareggio. All’11’ ci prova Ruffini con Fabbi che neutralizza in due tempi. Poi è ancora Costa Ferreira al 23’ pericoloso in area, ma Scampamorte è superlativo e in scivolata respinge. Tuttavia il gol è nell’aria e arriva al 33’. Ingenuo fallo al limite dell’area di D’Ambrosio su un attaccante biancorosso, sulla palla Ferraro che in area trova Malavenda, Fabbi è battuto sotto il sette, ma non è esente da colpe. I marchigiani, secondi in classifica a nove punti dal Teramo, sono consapevoli che per tenere accesa la speranza della promozione devono vincere a tutti i costi e allora spingono sull’acceleratore alla ricerca del terzo gol. A sette minuti dal triplice fischio finale, Tafani di testa manda alto sulla traversa. L’occasione mancata innesca la miccia granata che esplode al 45’. Azione di contropiede dell’Agnonese con Sivilla velocissimo ad arrivare al limite dell’area dove serve uno smarcato Gagliano che a tu per tu con David lo batte inesorabilmente. Alfarè di Metre alza quattro minuti di recupero e l’Ancona si getta a capofitto nell’area dei padroni di casa alla caccia del miracolo. Nulla da fare perché al 47’ Partipilo è un treno che non conosce ostacoli, si fa 25 metri palla al piede e poggia su un piatto d’argento la palla del 4-2 a Sivilla che non pedona, ringrazia e festeggia con altri 1200 cuori letteralmente impazziti di gioia. Missione compiuta: l’Ancona è affondata. Classifica: Teramo 62 , Ancona 1905 * 53, Civitanovese e Samb 52 , Isernia 47 , Atletico Trivento 44, San Nicolò 39, Olympia Agnonese * e Recanatese 36, Jesina 34, Riccione e Vis Pesaro 32, Atessa Val di Sangro 31 , Santegidiese 28, Renato Curi Angolana 24, Luco Canistro 19 , Miglianico 17, Real Rimini 4. *= una gara in più.