CHIETI - "Il mio parere è che si debba puntare ad un intervento definitivo senza perdere tempo e soldi con soluzione tampone dalla dubbia efficacia". Il parere, autorevole, è del vicepresidente della Provincia di Chieti, Antonio Tavani, espresso a commento di quanto deciso a Chieti nel corso del vertice sulla situazione della sp 152 chiusa per frana. La soluzione provvisoria, quello di uno sbancamento a monte della frana che permetterebbe di allargare la carreggiata e di riaprire la strada al traffico, non convince affatto l'assessore Tavani. "Capisco le richieste che arrivano dal territorio, in particolare da Castiglione Messer Marino, - spiega Tavani in anteprima al telefono di www.altomolise.net - ma la sicurezza e non la riapertura della strada deve essere la vera priorità. Credo che questo intervento tampone di cui si parla non risolverà nulla. Su quel tratto franato si è intervenuti già in passato, circa quindici anni fa, a dimostrazione che tutta la zona è a rischio. La Provincia non ha nell'immediato i soldi necessari per l'intervento di messa in sicurezza. La Regione può e deve fare la sua parte". E per rispondere alle richieste di riapertura immediata che arrivano dai pendolari dell'Alto Vastese, l'assessore Tavani lancia un'idea, forse provocatoria, ma da prendere in considerazione: "Riguardo al trasporto pubblico, invece di percorrere strade alternative, si potrebbe attivare una sorta di servizio navetta, una coincidenza tra il tratto prima della frana e quello dopo. Gli operai e gli studenti dovrebbero percorrere a piedi il tratto dissestato per poi salire su un nuovo autobus al di là della frana. Potrebbe essere questa l'unica soluzione provvisoria".