Nella mattinata odierna, è giunta una dichiarazione del sindaco di Vasto Francesco Menna, nella quale si esponeva la volontà della Regione Abruzzo di indicare nell' ospedale San Pio della cittadina vastese, il presidio di riferimento COVID regionale. Ciò avrebbe significato che l'ospedale sarebbe stato adibito in via prioritaria al trattamento dei pazienti affetti da COVID-19. Ipotesi successivamente scartata, dopo un meeting avvenuto maniera telematica, tra il dirigente Asl e il i sindaci di Chieti, Lanciano, Vasto e Casoli, perché, si sottolinea:" il San Pio di Vasto, eroga funzioni di DEA di I livello in una zona di confine", orientando così la scelta sul nosocomio di Ortona.
Il San Timoteo è un presidio ospedaliero di base potenziato, situato in una zona di confine e in caso di default del presidio vastese(come accaduto a noi), dovrebbe essere in grado di sopperire, in maniera adeguata, al dirottamento dei pazienti di fuori regione.
Questa, data la nostra attuale situazione, genera non poche preoccupazioni e pertanto alla luce di questo nuovo scenario, alla vigilia di quella che dovrebbe essere l'agognata riapertura del presidio sanitario di viale San Francesco, chiediamo gran voce e in modo perentorio : un generale potenziamento della nostra struttura in termini di macchinari necessari alle evenienze e in termini di personale, tra l'altro dotati di tutti i DPI per poter operare in sicurezza, in modo da poter gestire in sicurezza e in modo efficiente i flussi provenienti da altre regioni.
Chiediamo anche la rivalutazione concreta ed effettiva della riapertura, almeno del ps del Vietri di Larino, al fine di riuscire a garantire supporto al San Timoteo in questo periodo di incertezza in cui il tempo è prezioso.
Ci dispiace sottolineare proprio in questa circostanza che il nosocomio del San Timoteo, che si sta cercando ormai da tempo di smantellare, risulta essere un punto di cruciale importanza non solo per il proprio bacino di utenza e che il suo punto nascita risulta essere di vitale importanza per garantire la sicurezza delle donne in gravidanza e dei nuovi nascituri. Certi che queste osservazioni, sotto l'occhio di tutti, non cadranno nel dimenticatoio, anche in vista dell'udienza di merito e per le prossime scelte da fare, abbracciamo calorosamente tutti, ricordandovi di attenervi scrupolosamente alle restrizioni per il bene di tutti e facciamo un grande in bocca al lupo alla nostra vicina Abruzzo.