Coronavirus, le parole di Toma: Venafro e Pozzilli zona rossa

Viviana Pizzi
21/03/2020
Attualità
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Il presidente della Regione Donato Toma ha firmato l' ordinanza 10 21 marzo 2020 che isola Pozzilli e Venafro. Così come accaduto con Riccia e Montenero.
 
"Misure - ha dichiarato Toma- prese a scopo prudenziali per i contagi avvenuti al Neuromed. Siamo in prima linea a difendervi. Con i mezzi che abbiamo. La sanità in Molise c'è ed è pronta. Chi continua ad alimentare allarmismi, ad offendere i medici e gli operatori della sanità molisana sta giocando con la paura delle persone e ne deve rispondere alla propria coscienza. Ringraziamo i medici, gli infermieri e il personale sanitario, i farmacisti e la Protezione Civile, le forze dell'ordine tutti i  trincea, tutti nostri eroi. Ringrazio fin d'ora i cittadini di Venafro e Pozzilli per lo sforzo che dovranno fare fin da ora in questi giorni. Saranno insieme ai cittadini di Montenero e di Riccia l' esempio per il Molise. Tutti dobbiamo adottare comportamenti corretti. É responsabilità di ciascuno di noi rallentare o diffondere il contagio. Per noi stessi per i nostri anziani e per le persone più vulnerabili. Rispettiamo le norme ora più che mai".
 
Ecco il testo dell' ordinanza:
 
Ferme restando le misure statali, regionali e commissariali di contenimento del rischio di
diffusione del virus già vigenti, a decorrere dal giorno 21 marzo 2020 e fino al 5 aprile 2020, con
riferimento al territorio compreso nei Comuni di Pozzilli e Venafro, sono adottate le seguenti,
ulteriori misure:
a)     divieto di allontanamento dal suindicato territorio da parte di tutti gli individui ivi presenti;
b)    divieto di accesso nel territorio dei suindicati Comuni;
c)     sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l'erogazione dei servizi
essenziali e di pubblica utilità.
2.     È fatta salva la possibilità di transito in ingresso e in uscita dal territorio di cui al comma 1 da
parte degli operatori sanitari e socio-sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell'assistenza
alle attività relative all'emergenza nonché degli esercenti le attività consentite sul territorio e quelle
strettamente strumentali alle stesse, con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. E’
altresì consentito l’attraversamento veicolare del territorio compreso nei Comuni di Pozzilli e
Venafro lungo le SS6dir, SS85, SS85var.
 
È comunque consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Art. 2
1.     E’ fatto obbligo ai familiari conviventi dei soggetti di cui all’elenco degli operatori dell’IRCCS
Neuromed, trasmesso dall’Istituto, a mezzo pec, con nota prot.33 del 20.03.2020, a seguito di
formale richiesta da parte dell’ASReM di cui alle note prot. N. 28278 del 19.03.2020 e prot. N.
28424 del 20.03.2020:
a.      di osservare la quarantena obbligatoria, mantenendo la stessa per 14 giorni;
b.     di osservare il divieto di spostamenti e viaggi;
c.      di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza.
2.     Sono demandate all’ASreM :
a.     l’individuazione , previa acquisizione delle necessarie informazioni presso i Comuni di
residenza e/o domicilio, dei soggetti destinatari degli obblighi di cui al comma 1;
b.    la comunicazione agli stessi, anche attraverso il Sindaco del Comune di residenza o
domicilio, degli obblighi di cui al precedente comma.
Art. 3
1.     La presente ordinanza, immediatamente esecutiva, è comunicata al Ministro della Salute, ai
sensi dell’art.3, comma 2 decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante "Misure urgenti in materia
di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”, convertito dalla legge
5 marzo 2020, n. 13.
2.     La presente ordinanza è altresì comunicata al Sindaco del Comune di Pozzilli, al Sindaco del
Comune di Venafro, al Prefetto di Isernia e al Presidente del Consiglio dei Ministri.
3.     La presente ordinanza è pubblicata sul sito istituzionale della Regione e sul BURM.
4.     Avverso la presente Ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale
Amministrativo Regionale nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione, ovvero ricorso
straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.
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