Consiglio al tempo di Covid, il Tar respinge la sospensiva: verso l'eliminazione della surroga

Il giudizio di merito è fissato però per il 13 maggio. I ricorrenti chiederanno di anticipare la data

Viviana Pizzi
21/04/2020
Attualità
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Il Tar ha respinto questa sera la richiesta di sospensiva della seduta di bilancio, presentata da Massimilano Scarabeo e Antonio Tedeschi. Questo significa che il consiglio ha valore fino al 13 maggio, data in cui il tribunale amministrativo regionale ha fissato il giudizio di merito. La sentenza di sospensiva di fatto ha permesso al consiglio regionale di eliminare la norma della surroga. Dopo questo voto Scarabeo, Tedeschi, Matteo e Nico Romagnuolo non entreranno nuovamente a Palazzo D'Aimmo. Potrebbero farlo solo se la giustizia amministrativa, nel merito, decide che queste sedute di consiglio regionale sono illegittime. 

Fanelli e Facciolla con un subemendamento avevano provato a far partire l'eliminazione della surroga dalla prossima legislatura. Ma il subemendamento che, per Iorio e Facciolla avrebbe salvaguardato la democrazia, è stato respinto dalla maggioranza intera e dal Movimento Cinque Stelle. 

I pentastellati hanno firmato poi insieme a Toma stesso, con il nome del capogruppo Andrea Greco, un emendamento che abroga la surroga da subito e che permette quindi di cambiare le leggi in corso d'opera. Di fatto tagliando fuori quattro colleghi. Toma ha portato per mano il bambino (Greco) secondo il segretario del Pd Vittorino Facciolla portandolo a mettere il nome su quello che è un abominio politico e giuridico. Greco ha persino raccontato in aula di aver spinto il presidente Toma a farlo per tagliare i costi della politica. Toma ha giustificato invece questa richiesta facendo il caso di Scarabeo (senza mai nominarlo mai) che entrato in campo ha avuto persino l'ardire di cambiare gruppo politico. 

 

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