Se anche la festa del patrono è motivo di scontro politico

Francesco Bottone
28/07/2012
Attualità
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CELENZA SUL TRIGNO - Castelguidone, fino a qualche settimana fa, era considerato uno strano paese, con il sindaco Cicchillitti impegnato in una illusoria guerra contro il parroco. Pacificata quella situazione proprio dall’esito del voto che ha mandato a casa Cicchillitti e i suoi fedelissimi, a balzare agli onori della cronaca, una cronaca alla don Camillo e Peppone, è Celenza sul Trigno.
Il sindaco Venosini, appena riconfermato alla guida del paese, ha ottenuto, oltre a quella elettorale, un’altra vittoria attesa da tempo. Ha praticamente costretto alla fuga le suore che per oltre mezzo secolo hanno gestito l’asilo parrocchiale. Proprio nei giorni scorsi le religiose hanno lasciato, per sempre, Celenza.
L’ennesimo scontro politico, però, riguarda il santo patrono, San Donato, le cui feste sono in programma dal 6 all’8 agosto prossimi. Anche la ricorrenza religiosa è stata motivo di contesa politica. Lo storico comitato organizzatore, vicino al parroco e alla minoranza politica, è stato sostituito da una nouva compagine più prossima alle posizioni dell’amministrazione. Il parroco, don Nicola Gentile, pensionabile e già in odore di sostituzione con un giovane collega proveniente dall’alto dei monti del Vastese, ha firmato, sia pure con qualche tentennamento, la necessaria autorizzazione al nuovo comitato, una delega vera e propria. E pare che per ottenere questa benedetta delega il sindaco sia stato costretto a recarsi, in tutta fretta, a Trivento, in curia, per ottenere il placet da parte di monsignor Scotti in persona. Nei giorni precedenti, infatti, è circolata voce, in paese, di una lettera proveniente dalla curia di Trivento, con la quale si autorizzava anche l’altro comitato, quello ormai dismesso, a raccogliere fondi presso i fedeli. Il denaro raccolto sarebbe stato inviato ad Arezzo, città di cui San Donato è stato il secondo vescovo. Due raccolte di fondi dunque, che  avrebbero reso più parsimoniosi i celenzani, mettendo a rischio le feste patronali. Dopo il pellegrinaggio del sindaco a Trivento, però, pare che la situazione si sia sbloccata e il parroco, su disposizione del suo superiore diretto, il vescovo, ha concesso la  delega al comitato. Feste patronali salve, dunque, a Celenza sul Trigno. Il rischio di sabotaggi è stato scongiurato. Resta qualche perplessità, agli osservator esterni, per come anche una festa religiosa possa venire strumentalizzata a causa di beghe politiche. Cosa avrà pensato San Donato?                

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