L’8 dicembre 2020 la giovane scrittrice Margherita Lao ha finito di scrivere il suo bel
romanzo di esordio “Il mare di Marsiglia” un thriller storico condito di fantasia,
ma basato su storie veramente accadute e incentrato su quei gruppi di nazisti che
usavano bambini e disabili per i loro esperimenti medici così tanto disumani e cruenti
da portarli a morte atroce.
In occasione del 25 gennaio 2021, giornata della memoria, l’autrice intende renderlo
fruibile via internet per ricordare tutte le vittime di quell’immane olocausto.
Il racconto nasce e si sviluppa, per circa metà delle 111 pagine, in una villa davanti
al mare di una Marsiglia dei primi anni 70 dove si è rifugiato, sotto falso nome,
un pentito che cerca la lista dei nomi di quei criminali nazisti. Ma alla ricerca di tali
nominativi vanno pure hitleriani che agiscono ancora in clandestinità e
la mafia marsigliese.
Tra un colpo di scena e l’altro, Margherita Lao ha pure il tempo di narrare una bella
e inattesa storia d’amore tra Brigitte, una ragazza francese complice dei marsigliesi,
e Massimo il giovane romano il quale, inconsapevolmente, porta nel suo “carillon”
un foglietto con i nomi che tutti cercano. Quel “carillon” proviene dalla Calabria jonica,
dove la nonna del ragazzo aveva avuto le confidenze del nazista poi pentito,
durante l’occupazione tedesca e poco prima dell’arrivo degli alleati in transito
dalla Sicilia verso Roma.
Dopo un conflitto a fuoco nella villa di Marsiglia, il ragazzo e la ragazza riescono a fuggire
ma per non rivedersi più. L’uno si rifugia a Genova e l’altra riesce a far perdere le proprie
tracce, ma il romanzo lascia intendere che poi raggiunge gli Stati Uniti. Dopo Genova
Massimo si sposta a Trieste per apprendere il metodo di Franco Basaglia che porterà alla
umanizzazione degli ospedali psichiatrici. E ne diventa divulgatore in tutto il mondo.