SANITA', L'OSPEDALE CARACCIOLO SARA' IL PIU' PENALIZZATO

Sull'atto aziendale Maurizio Cacciavillani del Pd 'attacca' il direttore generale dell'Asrem, Percopo che annuncia: "Verrò ad Agnone"

Maurizio d'Ottavio
15/07/2010
Attualità
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AGNONE – Il direttore generale dell’Asrem, Angelo Percopo sarà ad Agnone il 28 luglio (a partire dalle ore 10,30) per incontrare i sindaci del territorio. L’annuncio è stato dato durante il convegno promosso dal Partito democratico regionale (svoltosi a Campobasso ieri, ndr) dal tema: “La riforma del sistema sanitario regionale”, al quale ha preso parte tra gli altri l’onorevole Paolo Fontanelli, responsabile nazionale sanità del Pd. Ma cosa avrà spinto Percopo ad rendere noto la visita in alto Molise? Lo abbiamo chiesto al segretario cittadino del Pd, Maurizio Cacciavillani, che insieme a Michele Carosella e Marco Mendozzi, ha partecipato al convegno del capoluogo. “Percopo verrà ad Agnone per illustrare l’atto aziendale di cui noi del Pd non possiamo condividere neppure una riga (nella giornata odierna il documento è stato sottoposto all’attenzione della IV Commissione del Consiglio regionale)”. Ci spieghi cosa prevede il documento per l’ospedale San Francesco Caracciolo? “Tra i tre ospedali (Larino, Venafro e Agnone) che dovevano essere ridimensionati pagherà solo il nostro. Infatti, lo ha detto Percopo e non certo noi, mentre per Larino è previsto un polo oculistico e di riabilitazione (che tramite un accordo assorbirà soprattutto utenza da Campobasso), a Venafro l’eccellenza sarà ortopedia, Agnone resterà a bocca asciutta. Infatti, oltre che sentirsi ripetere parole come ridimensionamento e Rsa, purtroppo per la nostra struttura non abbiamo avuto l’onore di annotare quanto espletato per Venafro e Larino, ovvero la creazione di un polo di attrazione altamente qualificato” Sa che con queste affermazioni potrebbe innescare una guerra tra poveri? “Lungi da me dal farlo. Tuttavia non possiamo tacere sul fatto di come Agnone sta per subire l’ennesimo scippo portato avanti da una classe politica regionale, avvalorato da quella locale, che reputare inetta è poca cosa. Un furto, quello dell’ospedale, che sarà il colpo mortale per l’intera area”. Con questo vuole dire che sia l’assessore regionale, Franco Giorgio Marinelli che il primo cittadino, Gelsomino De Vita sono conniventi di questo nuovo disegno il quale vede come regista Michele Iorio? “Esattamente. Stanno svendendo un territorio cercando di far passare che di meglio non si poteva fare. Anzi, qualcuno di questi soggetti, dopo aver annunciato in pompa magna di dimettersi, adesso si dice entusiasta dell’atto aziendale”. I medici del posto sotto accusa. E’ vero che Percopo ha puntato il dito contro di loro. “Verissimo. Ha detto che il futuro del Caracciolo dipenderà molto da loro”. Ma senza risorse umane e strutturali come faranno? Avrebbero bisogno di una bacchetta magica? “Questo bisognerebbe chiederlo a Percopo che in questo caso non è riuscito ad essere molto convincente”. Cacciavillani, lei e il Pd agnonese che idea vi siete fatti di tutta questa vicenda? “Pensiamo che le uniche vere responsabilità devono essere attribuite solo ed esclusivamente a chi tira le fila, ovvero alla classe politica. Spero, anzi mi auguro, che alla luce di quanto sta per accadere, l’elettorato agnonese sfiduci una volta per tutte questi signori capaci di creare solo danni irreparabili all’intera collettività”. Infine, come Pd cosa chiedete per l’ospedale di Agnone? Possa continuare a vivere e non venga smantellato come purtroppo riportato nell’atto aziendale”.

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