Trasporti, soppressa la linea su gomma Agnone - Roma

Lettera aperta di alcuni pendolari ad altomolise.net: "E' uno schifo". Penalizzato anche l'Alto Vastese

redazione
16/01/2013
Attualità
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AGNONE. Tagli solo e sempre tagli che, guarda caso, penalizzano sempre le disastrate zone interne. L'ultimo in ordine di tempo riguarda il trasporto pubblico su gomma. Infatti da lunedì scorso la corsa che collegava Agnone con Roma non c'è più. L'amara denuncia porta la firma di numerosi pendolari che usufruivano del servizio.

Riportiamo la lettera inviata alla nostra redazione. 

Dal 14 gennaio 2013 Agnone con l'intero alto molise e parte del vastese perde l'ultimo collegamento diretto per una delle città più importanti del centro Italia e cioè Roma. La linea in partenza tutte le mattine feriali dalla cittadina altomolisana alle h 8.00 otto e che prevedeva il ritorno serale con partenza da Roma alle ore 14.30 è stata soppressa.

E' l'ultimo colpo fatale ai collegamenti. I pendolari (settimanali o giornalieri) nonostante le già difficoltose peripezie alle quali sono costretti per rincasare il venerdi sera e per tornare al lavoro ad inizio settimana sono rimasti senza speranze. E con loro ogni persona legata a queste terre come anziani e studenti. Ciò a pochi mesi di distanza dalla soppressione della linea diretta per Napoli. Sottolineammo anche allora come risultasse ingiustificata la soppressione di quella linea che arrivava a piazza Garibaldi stracolma per avvantaggiare una linea concomitante proveniente dal vastese e spesso priva di passeggeri. Era solo un modo per affossare un territorio già frustrato a vantaggio di uno messo decisamente meglio. Ma soluzioni alternative non ce ne sono state.
E' necessario ridurre le spese legate ai trasporti perché esse sono cresciute smisuratamente anche sotto spinte troppo spesso esterne alle esigenze della società. Ma è necessario in egual modo sottolineare che processi di riassetto e di riorganizzazione debbano essere condotti con lungimiranza e ampia visuale.

Noi utenti della linea di trasporto in oggetto (non siamo pochissimi, venerdì 11 gennaio sono partiti dalla capitale e arrivati ad Agnone una quindicina di persone; è da considerare inoltre che si trattava di un normale week end d’inverno appena dopo le festività) siamo venuti a conoscenza di questo taglio agli inizi di dicembre e nello stesso periodo il personale delle società interessate comunicavano e predicavano la calma perché si sarebbe trovata (lo speravano anche loro) una soluzione diversa ma egualmente valida.

Al 14 gennaio la corsa risulta soppressa senza alternative. Chi ha assunto doveri legali, aziendali, istituzionali e soprattutto morali ha l'obbligo di esercitare le proprie funzioni nella salvaguardia dei principi fondamentali assegnati ai cittadini rappresentati ed interessati. Chi decide dovrebbe essere costretto a non nascondersi dietro un però, ma, o oscure motivazioni. Ed ancora, se anche fossero presenti valide motivazioni per queste "realtà mattutine" per un popolo di pendolari (non mi riferisco ora solo a quelli per Roma o Napoli ma anche a pendolari diretti al capoluogo di provincia) che ancora riescono a garantire presenze nelle zone più disagiate non sono più accettabili da questa gente e da questo territorio. Non sono più condivisibili. Le giustificazioni possono essere apportate una volta, due, ma ora il vaso è colmo.

Attualmente Agnone è collegata SOLO con Isernia a meno di collegamenti difficoltosi e singoli con qualche città abbruzzese (Pescara-Chieti) e Campobasso. Si sottolinea solo perché rileviamo una situazione assurda.
Persone del passato di basso profilo culturale (ma non certo di intelletto) riuscivano a capire che con l'esiguità dei trasporti bisognava necessariamente creare coincidenze che consentissero di raggiungere diversi posti ma con linee ridotte. Ebbene ciò non è possibile in questo momento?. Bisogna arrivare ad Isernia senza avere una sola certezza di coincidenza ne per Napoli ne per Roma?. E solo grazie alla buona volontà e spirito di dedizione di nobili autisti che si mobilitano per avvantaggiare coincidenze volanti, informazioni di ogni sorta che si riesce a raggiungere (a volte) una certa destinazione. Ci si spieghi come mai, e per esempio, partendo da Agnone alle h. 6.55 non si possa essere certi di una coincidenza con il pullman per Roma (partenza h. 7.45 da Isernia e per ironia della sorte stesso orario della partenza del treno veloce per Roma) e per Napoli?? E' semplice dire si fa in tempo comunque. Ma se per assurdo fosse cosi allora cosa costerebbe imporre una coincidenza???. Stesso discorso per il ritorno.

Se qualcuno invece ha visto le condizioni metereologiche di qualche mattina fa che non erano contraddistinte da nevicate (e per fortuna) ma comunque da una tempesta di pioggia con un autobus stracolmo e con una fila interminabile di presone che necessitavano di biglietti e abbonamenti, nonostante la presenza di autisti disposti, oltre che a svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi e in tempo, anche ad adoperarsi per ogni necessità capirebbe come mai non si è riusciti ad andare a Napoli o a Roma a meno di decidere di arrivare con molta calma a giornata inoltrata a lavoro, all’università, ad una visita specialistica ecc.
E magari il tutto per cinque minuti. Cinque minuti che comportano un ritardo nel raggiungere la destinazione di ore.
Esistono sistemi di economia sociale, in cui chi ha il potere può e deve dirigere e condurre scelte di aziende private che poi a causa di finanziamenti pubblici poi tanto private non sono. Esiste la possibilità di spostare redditività da un ramo di azienda ad un altro. Inoltre, la costruzione di monopoli se non per motivi naturali non ha mai portato vantaggi ai consumatori. E questa è l'ennesima riprova. Purtroppo non si può mai prescindere dalla concretezza delle situazioni reali.

Infine, predichiamo e illustriamo strategie turistiche volte ad attratte quei turisti cosiddetti di “seconda fascia ed autonomi”. Bene, ma come ci si arriva ad Agnone e nell'Alto molise? Sta diventando impossibile per noi del posto figuriamoci per sconosciuti. Per non parlare del rispetto dell'ambiente e dell'incentivazione dell'utilizzo di mezzi pubblici.
L'avevano capito ad inizi del novecento e grazie alla grande volontà nelle rimettere guadagni da parte degli emigrati ad Agnone fu donato un collegamento, se pur discusso. Ci tocca ricostruire la linea Agnone-Pescolanciano (che era in coincidenza) con la sola differenza che i nostri contributi, questa volta, vanno a beneficio di altri.

                                                                                                                                           Alcuni pendolari

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