La finale di Coppa Italia al Civitelle di Agnone si è appena conclusa con una vittoria dell'Asd Aurora Alto Casertano, che ha prevalso sul Venafro con un risultato di 1-0. La partita, senza grandi sorprese o colpi di scena, è stata contraddistinta dall'espulsioni di due giocatori campani, e di un giocatore del Venafro, seguite da qualche tensione in campo e nella tifoseria.
Il momento clou è giunto a metà del secondo tempo con il gol decisivo su calcio di rigore, scatenando i cori e la felicità dei tifosi della squadra campana. Tuttavia, il vero spettacolo della giornata è stato il pubblico che ha reso il Civitelle un tripudio di colori, bandiere e suoni. Il cielo azzurro e la giornata mite hanno fornito la cornice ideale per uno spettacolo indimenticabile, arricchito da canti, musica e tamburi.
Il fischio dell'arbitro alle ore 14.30 ha dato il via alla partita, preceduto dalla suggestiva discesa in campo con la terna arbitrale e dai giocatori, ognuno accompagnato da un giovane calciatore della scuola calcio agnonese nelle categorie piccoli amici e pulcini. Prima del calcio d'inizio, un tocco di autenticità è stato dato dall'esecuzione "a cappella" dell'inno d'Italia da parte di una giovane cantante molisana, Cristiana Antoniani, senza l'ausilio di strumenti musicali.
Alla conclusione dell'incontro, prima della premiazione con la tanto agognata coppa, lo stadio è stato animato dall'esibizione del gruppo folkloristico Agnonese. I discorsi del presidente Piero Di Cristinzi della Lega Dilettanti Molise e del sindaco di Agnone hanno sottolineato l'importanza di eventi sportivi di questo calibro per la comunità.
Un particolare ringraziamento è stato rivolto alla dirigenza della Polisportiva Olympia Agnone, che ha espresso grande soddisfazione per essere stata scelta come palcoscenico di uno spettacolo coinvolgente e per il successo dell'intero evento che ha condotto ad Agnone un numero significativo di persone a seguito delle squadre sfidanti. La giornata ha dimostrato il connubio perfetto tra sport, cultura e orgoglio comunitario, confermando Agnone come luogo di grande vivacità e accoglienza e candidata a Capitale italiana della Cultura 2026