Agnone/ Siccità e spreco: Le sorgenti e la fontanella della Assunta

Maria Carosella
07/02/2024
Attualità
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Dopo il Covid-19 e lo scoppio delle guerre, in questi ultimi mesi stiamo assistendo a un’altra emergenza che rischia di segnare la vita degli italiani: la siccità. La mancanza quasi totale delle piogge e il perdurare delle alte temperature stanno portando in buona parte dell’Italia al prosciugamento dei principali fiumi e alla carenza delle riserve d’acqua. Le conseguenze di questa forte siccità si stanno registrando soprattutto nel campo dell’agricoltura: Coldiretti stima una possibile perdita di 1 miliardo per il settore e il 50% della produzione a rischio.

Ma il problema dell’acqua è anche dettato dal significativo livello di perdite che si registra nelle reti di distribuzione del sistema idrico del nostro Paese. I dati ISTAT sulle perdite del sistema idrico indicano un forte spreco. In 5 Regioni si perde oltre il 50%. A Frosinone l'80%. In Italia si perde il 42% dell’acqua trasportata. Cinque regioni su venti perdono oltre il 50% dell’acqua.

Agnone, dove l'acqua viene razionalizzata nelle case durante le ore notturne, non fa eccezione rispetto a molte altre città italiane riguardo alla dispersione idrica, sia in relazione all'acquedotto fatiscente che alle mille sorgenti della campagna agnonese e l'acqua del fiume Verrino

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. E non solo i nostri lettori ci segnalano lo spreco delle fontanelle. Nei pressi della chiesetta campestre della Madonna dell'Assunta, vi è una fontanella che perde acqua a fiumi, il rubinetto rimane sempre aperto, probabilmente proveniente da una sorgente. L’acqua erogata delle fontanelle nelle città non si disperde, ma segue lo stesso “ciclo virtuoso” del resto dell’acqua potabile distribuita dall’acquedotto: una volta raggiunta la fognatura viene depurata e poi riutilizzata dai consorzi agricoli per l’irrigazione dei campi a sud della città. L'acqua della fontanella della Assunta probabilmente invece si disperde come avviene nelle altre sorgenti. L'acqua della fontana di Maiella, in piazza del Popolo, non viene mai chiusa, nonostante la presenza del rubinetto e non segue il circolo virtuoso del recupero. Lo stesso si puo' dire del lavatoio di San Lorenzo. guarda video

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