LAVORO: UILM, CRISI HONDA EFFETTO TSUNAMI SU OCCUPAZIONE INDOTTO =
(AGI) - Atessa (Chieti), 3 giu. - "A rischio ci sono oltre 340
posti di lavoro distribuiti in 21 aziende collegate alla Honda
di Atessa: un vero e proprio effetto tsunami sull'occupazione
dell'indotto". A lanciare l'allarme sulla crisi occupazionale
dell'indotto Honda e' il segretario provinciale della Uilm
Chieti, Nicola Manzi. "Per i 340 lavoratori, impegnati nelle
attivita' di fornitura Honda, si stanno esaurendo gli
ammortizzatori sociali e alcune aziende hanno gia' avviato la
procedura prevista dalla legge 223/91 per licenziare", scrive
in una nota Manzi. Il Cisi Service entro il 31 luglio cessera'
le attivita' di manutenzione degli impianti e riparazioni nello
stabilimento Honda di Atessa e mandera' a casa tutti i 28
dipendenti. Intesa Meccanica ha avviato il 24 maggio la
procedura per licenziare 18 dipendenti che lavorano
esclusivamente per Honda - aggiunge il segretario provinciale
Uilm - Altre aziende seguiranno presto la strada dei
licenziamenti se non interverra' la casa madre Giapponese a
portare sul territorio la produzione dei componenti per gli
scooter assemblati nello stabilimento Honda di Atessa". La casa
motoristica nipponica ha avviato nel dicembre 2012 un piano di
riorganizzazione che ha pressoche' dimezzato la forza lavoro
nello stabilimento di Atessa, l'unico in Europa della Honda.
"Il destino dei 340 posti di lavoro distribuiti in 21 aziende
e' legato al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano
di riorganizzazione della New Honda presentato il 20 dicembre
2012 al Ministero dello Sviluppo Economico - sottolinea Manzi
-. Ai giapponesi della Honda, alle Istituzioni regionali e
locali, diciamo che il tempo sta per scadere, pertanto
chiediamo di dare immediatamente seguito agli impegni assunti
nel Ministero dello Sviluppo Economico e dare una nuova
opportunita' di mercato, sviluppo e occupazione al territorio",
conclude il segretario Uilm Chieti. (AGI)