Respirazione bocca a bocca, il battesimo letterario di Noemi Pallotto

Domenico Lanciano
04/06/2013
Attualità
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AGNONE - Alle nuove generazioni globalizzate non basta né può bastare esprimersi soltanto attraverso i nuovi network sociali più usati in internet come gli “e-book” oppure i “blog” personalizzati o come “facebook”, “twitter”, “youtube”, ecc. Anche per loro il fascino del libro di carta stampata resta ancora e sempre inalterato, nonostante la comunicazione multipla ma pressoché “volatile” delle onde magnetiche e del mondo virtuale. Così, sempre più giovani ricorrono alla scrittura più tradizionale del mondo, quella cartacea visibile, tattile ed odorosa delle pagine da sfogliare, gustare e rigustare senza altre mediazioni e ovunque se ne abbia voglia.

Pure Noemi Pallotto di Agnone del Molise (22 anni appena compiuti, studentessa di lettere e filosofia in Perugia, aspirante giornalista), ha scelto il libro “in carta e ossa” (potremmo dire) per esprimere il proprio esordio letterario con “Respirazione bocca a bocca” una raccolta di quattro racconti legati tra di loro da un nesso emozionale e filosofico che si muove tra amore di coppia e troppe domande esistenziali che il titolo stesso riporta alla “sopravvivenza” individuale e collettiva, quasi ad un tentativo di salvataggio estremo proprio “bocca a bocca”.

Edito dal Gruppo Albatros Il filo di Roma nello scorso mese di aprile 2013,  nella collana “Strade – Nuove voci”, il libro della Pallotto, in pratica, sciorina in 210 pagine il fior fiore delle scoperte e delle riflessioni di una giovanissima donna che si apre alla vita e alla società complessa, storica e globale. Lo fa con molta grazia e profondità attraverso personaggi solo formalmente di fantasia ma, si capisce, realmente esistenti nei labirinti sociali di una umanità sempre alle prese con una grande ed irrinunciabile brama di verità, seppur tra sogno e realtà.

L’Università delle Generazioni di Agnone saluta entusiasticamente il “battesimo letterario” di Noemi Pallotto, che ha dedicato la sua brillante “opera prima” ai genitori Pietro e Filomena ed al fratello Matteo, come si conviene ad una ragazza di buona famiglia, mentre lo zio Angelo Pallotto (titolare di una fornitissima edicola vicino l’ospedale di Agnone) la festeggia comunicando questa “nascita letteraria” a tutte le persone più sensibili ai temi umanistici e sociali. E, in effetti, ci sono tanti motivi per esultare alla nascita di un libro, specialmente se di ottima fattura e di belle speranze.

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