Tagli ai trasporti su gomma, un'ecatombe per l'Alto Molise

"Saranno soppresse nuove corse". La denuncia porta la firma dei pendolari

di Vittorio Labanca
01/07/2013
Attualità
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AGNONE. Prosegue la petizione contro i tagli delle linee dei pullman. Ma intanto la paura che ulteriori rasoiate possano venire inferte dal 2 luglio sono sempre più consistenti. “Dal 2 luglio -scrivono i pendolari- verranno soppresse le corse Venafro-Pozzilli (Neuromed-Isernia-Agnone delle ore 14.30; Isernia-Pietrabbondante-Agnone delle ore 20.10); Pietrabbondante-Isernia delle ore 18.40; Agnone-Capracotta delle 7.30 e Capracotta-Agnone delle ore 14.00. Non tutti erano a conoscenza di simile comunicato. A maggio scorso è stata soppressa la corsa Isernia-Agnone delle 13.20 (istituita 20 anni fa con tanto di raccolta firme) e che soprattutto nel periodo scolastico, obbliga a viaggiare in piedi per 49 chilometri metà dei quali pieni di curve e per oltre un’ora, per far utilizzare la corsa delle ore 14.10. Dal 2 luglio ci sarà solo quella delle 18.10 e poi nulla. E’ stata eliminata anche la corsa Agnone-Isernia delle ore 13.00 costringendo i viaggiatori a scendere sulla Statale 17 ad Isernia Nord, camminare per un bel tratto prima di giungere alla fermata della “Circolare” (la fermata Isernia-Santo Spirito è collegata malissimo) utilizzando la corsa (ex operai) delle 12.25 nata “diretta” per la zona industriale Pozzilli-Venafro e poi deviata per Carovilli e Pescolanciano (con ulteriore disagio per gli operai). Insomma -aggiungono ancora nella missiva- per riassumere le corse che rimarranno da Agnone verso Isernia sono solo quelle delle ore 7.00, 9.30 e 15.30. Mentre da Isernia ad Agnone saranno solo due: quella delle ore 14.10 e 18.10. Per assurdo ci sarà la corsa delle 18.10 Agnone-Pietrabbondante-Agnone mentre l’Agnone-Venafro delle 9.30 (da quanto si dice) al ritorno viaggerà vuota perché non potrà prendere passeggeri. Tutto ciò -sottolineano i pendolari- nonostante le due petizioni in atto per il ripristino delle corse di pullman soppresse a maggio. Crediamo -concludono- che si stia facendo di tutto per isolare e spopolare l’Altissimo Molise già privo di infrastrutture e servizi con una classe politica impotente che non pensa a chi, per non lasciare il proprio paesino, fa sacrifici facendo il pendolare ma che ora è costretto all’uso dell’auto propria o ad a trasferirsi definitivamente”.

 

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