CAMPOBASSO - Si è svolto ieri mattina l’incontro tra il Presidente della F.A.M.Q. Tony Vespa, accompagnato dal Presidente dell’Associazione Molisani di Cercemaggiore di Montreal, Marco D’Amico, con il Vice-Presidente della Giunta Regionale Michele Petraroia, per esaminare i vari temi legati al nuovo Piano Triennale per i Molisani nel Mondo 2014-2016, all’avvio della nuova Consulta Regionale per l’Emigrazione ed al programma predisposto dalla Federazione delle Associazioni Molisane del Quebec per il prossimo mese di ottobre in concomitanza con il trentennale della F.A.M.Q.
Per il 17 e 18 ottobre ci sarà un primo evento a cui seguirà una seconda manifestazione prevista per il 27 e 28 ottobre in cui sarà individuato il molisano dell’anno.
Alla Federazione aderiscono 37 associazioni di vari comuni della regione in rappresentanza degli 80 mila molisani residenti a Montreal e nel Quebec.
Il legame con l’Italia si è sempre mantenuto vivo grazie alle iniziative culturali, sociali e aggregative delle tante associazioni che hanno saputo promuovere la moli sanità e valorizzare le tradizioni popolari, l’identità ed i tratti peculiari della nostra terra.
La Regione Molise seguirà le iniziative di celebrazione del trentennale della F.A.M.Q. all’interno delle scelte strategiche assunte nei rapporti con le proprie comunità all’estero, che costituiscono un valore aggiunto straordinario per le prospettive di scambi economici e sociali per i nostri giovani e per le nostre imprese, non dimenticando i sacrifici compiuti dai nostri corregionali in anni di privazioni e di difficoltà.
E proprio il 17 agosto si è svolta a Cercemaggiore una manifestazione promossa da Marco D’Amico, Presidente dell’Associazione Molisani di Cercemaggiore di Montreal, che insieme alla comunità locale e a Padre Carducci D’Amico che per 45 anni è stato parroco degli emigranti italiani a Bridgeport nel Connecticut (USA), hanno voluto ricordare il valore simbolico del monumento realizzato all’ingresso del Paese con una grande porta che affaccia sulla valle del Tammaro a voler significare le migliaia di persone che nel tempo sono state costrette a lasciare la loro terra.
Marco D’Amico, emigrato all’età di 14 anni, con tenacia insieme ai tanti molisani di Montreal raccolse fondi per costruire questo simbolo affinché la sua comunità tenesse sempre a mente i tanti che sono andati via e chi come lui è lontano dal Molise da 58 anni.