Critica il vino di Poggio Sannita, Cirulli finisce nel mirino

Il comitato civico insorge contro le dichiarazioni del produttore di vini

Giovanni Giaccio
10/01/2014
Attualità
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POGGIO SANNITA – Si è tenuta nei giorni scorsi la manifestazione annuale ‘diVino scrivere  e…cantare’ pensata per celebrare i prodotti che resero nota Poggio Sannita: olio e vino. Durante l’appuntamento, il presidente della giuria Valentino Cirulli (al centro nella foto di repertorio, ndr) nel valutare i vini partecipanti, ha deciso di criticare con toni duri la produzione autoctona attuale. Nessuna risposta da parte del comitato ospitante che ha deciso di tacere.
Diversa, invece, l’opinione del vice-presidente dell’associazione "Per Caccavone", Giulio Ricci,  che ha deciso indipendentemente di dedicare qualche riga, tramite face book, a Cirulli:
"Sono obbligato  moralmente  a spezzare  una  lancia in  difesa  del “Vino  d  Caccavon”   che  ha subito  una  dura requisitoria  da  parte del   Dott.  Cirulli , presidente   di  Giura  della V edizione  della  manifestazione  “ diVino scrivere  e…cantare”,   ha scritto Ricci prima di continuare dicendo  “Credo che il tono duro, per  usare  un eufemismo, sia  stato inappropriato a  maggior ragione  considerando  il clima festoso,  l’aria  ancora natalizia , i  canti , le poesie  e quelle sensazioni   che come per magia  passavano  dalla goliardia  al  ricordo che  provocava  nostalgia . Per  essere più  precisi  si trattava di una  festa che  ha  rischiato di trasformarsi, per  pochi  i minuti , in una  parodia, di Masterchef.”
Così Ricci, dopo aver spiegato di aver sognato il vino poggese personificato riporta quanto raccontatogli dall’attempato signore in difesa dei produttori: “Mi ha parlato del sacrificio,  della  passione , dell’ amore  che  i contadini , persone  anziane rimaste  le  uniche a  presidiare  il territorio  agricolo che  sarebbe senza  di loro  abbandonato, mettono  nel proprio  lavoro” attacca il vice presidente. “Ha sottolineato che il   Vino  rappresenta una  risorsa  sentimentale che  lega i  genitori che  vivono  in Paese ai  figli e  nipoti  che, per  studio  e lavoro,  si  trovano in  un'altra  realtà e  magari  bevendo a pranzo  un  buon  bicchiere di ‘Vino di Caccavone’ hanno la  sensazione  di ritrovarsi  in un ambiente  familiare”. 

Infine, il vino si congederebbe ammonendo Cirulli e augurandogli buone feste: “I consigli  sono  sempre bene  accetti  in special modo quelli  formulati con rispetto  e  sensibilità per il lavoro  altrui".
Naturalmente dopo la risposta di Ricci le reazioni sono state numerose e differenti: mentre Tiberio La Rocca (presidente del Comitato, ndr) accetta con diplomazia la libertà di pensiero, c’è chi addirittura si schiera contro la posizione assunta da Ricci invitando la comunità a riportare la produzione di Poggio Sannita verso standard più elevati con possibilità di rinnovato guadagno e fama.

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