Per lo stato di calamità, serve l'aiuto dei comuni

Coldiretti Molise chiede ai sindaci un'operazione di monitoraggio per la stima dei danni

Coldiretti
10/03/2015
Comunicati Stampa
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Con riferimento alle esondazioni, bufere di vento, neve e pioggia abbattutesi sul Molise in questi giorni, Coldiretti Molise invita i sindaci a monitorare le zone e le strutture private ed aziendali danneggiate, per acquisire la documentazione per chiedere, da parte della Regione, lo stato di calamità, manifestando la piena disponibilità delle strutture territoriali di Coldiretti a collaborare alla stima e monitoraggio dei danni.

Secondo la normativa della Regione Molise, chiarisce Coldiretti regionale, sono infatti i Comuni a dover compiere una prima ricognizione delle aree colpite, inviandone una relazione alla Regione, al fine di poter chiedere lo stato di calamità naturale. Gli eventi meteorici che hanno investito il Molise e le altre regioni, osserva la Coldiretti Molise, hanno i caratteri di eccezionalità per le caratteristiche ed intensità dei fenomeni e per la devastante azione sul territorio e sulle strutture.

Alberi abbattuti e divelti, si sono abbattuti su mezzi e capannoni, ed hanno anche ostruito fiumi e canali, con esondazioni che hanno gravemente danneggiato terreni seminati, frutteti, vigneti ed oliveti, con fenomeni pluviali che hanno ulteriormente accentuato il rischio di frane e smottamenti. Danni hanno subito, in particolare le aziende zootecniche, anche per l’interruzione di fornitura delle reti idriche ed elettriche. Coldiretti Molise richiama l’attenzione sulla necessità di investire nella prevenzione con interventi atti a mitigazione i rischi idrogeologici, ed una adeguata gestione e manutenzione di fiumi e canali, predisponendo e realizzando progetti di intervento, sui quali occorre creare le adeguate sinergie istituzionali, anche attraverso l’utilizzo dei fondi comunitari 2014-2020, insieme ad interventi innovativi mirati ad opere ambientali ed idriche quali la tutela della biodiversità, la “rinaturazione” dei corsi d’acqua, la creazione di invasi ed infrastrutture per la gestione ed utilizzo delle acque.

L’inverno 2015, rileva la Coldiretti Molise, è stato segnato dal 36 per cento di precipitazioni in più rispetto alla media, con temporali violenti che hanno accentuato frane ed alluvioni. Quello che si sta concludendo è un inverno, dunque, piovoso ma mite, con le temperature medie che sono risultate superiori di 0,9 gradi rispetto alla media. Una conferma, secondo Coldiretti Molise, dei cambiamenti climatici che si coniugano ad un terreno sempre più fragile per il consumo del suolo, con una sistematica riduzione della superficie coltivata, e si manifestano anche con una più elevata frequenza di eventi meteorologici estremi e con sfasamenti stagionali.

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