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Lavoro, dalla Puglia ad Agnone per imparare l'arte bianca

Stage formativo presso il panificio "la Spiga d'oro". Il pane prodotto devoluto in beneficenza

redazione
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AGNONE. Nei giorni scorsi si è svolto presso la panetteria “La Spiga d’Oro” di Agnone uno stage di formazione professionale degli apprendisti panificatori delle province di Bari e Taranto promosso dall’Ente di Formazione, Assistenza e Sviluppo di Laterza (TA) del Presidente Leonardo Calò. Questo perché la panetteria, da sempre all’avanguardia nel settore della panificazione e pasticceria a livello regionale, ha aderito con convinzione ed entusiasmo, a partire dal suo titolare, Mario Porrone, al progetto di formazione professionale proposto dalla Regione Puglia, che prevedeva uno stage formativo di 90 ore presso una rinomata e qualificata panetteria extraregionale. I sei corsisti, per un totale di un mese, si sono alternati in due gruppi nell’apprendistato presso l’attrezzatissimo esercizio produttivo, imparando tutte le tecniche di panificazione e pasticceria patrimonio dell’azienda, nonché alcune specifiche tecniche di produzione regionale pugliese. Ottimo il clima creatosi tra stagisti e collaboratori della Spiga d’Oro, che si sono integrati perfettamente come un’unica squadra altamente collaborativa, data anche la piena disponibilità, la buona volontà e l’impegno dei corsisti stessi. “E’ stata anche un’esperienza umana oltre che professionale - testimonia il titolare del panificio, Mario Porrone – anche per l’alto valore umano dato al prodotto frutto del nostro lavoro, che abbiamo destinato all’aiuto dei poveri e bisognosi del Comune di Agnone, grazie alla collaborazione del vicesindaco Nunzia Zarlenga e dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, diretta da Mario Petrecca. La realizzazione del progetto è coincisa in parte con l’eccezionale nevicata avutasi in zona, che ha richiesto anche una grande emergenza alimentare. Al termine dello stage, molto commovente è stato il momento dei saluti, a testimonianza del perfetto feeling che si è creato tra molisani e pugliesi. Un’esperienza da ripetere sicuramente al più presto - ha concluso Porrone - dato anche il suo alto valore sociale, umano e professionale”.
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