Inaugurata questa sera a Campobasso la mostra fotografica "Non aprire che all'oscuro", curata da Flavio Brunetti nella galleria del Palazzo Gil in Via Gorizia. Novanta fotografie restaurate, tre pannelli giganti e tante sorprese che illustrano il Molise del passato, ritrovate in una vecchia raccolta di millecinquecento lastre fotografiche dello studio Mastrosanti di Casacalenda destinate all'oblio e all'abbandono.
Un patrimonio di storia collettiva del Molise rurale salvato e reinterpretato, attraverso un'analisi antropologica molto raffinata, mediante un catalogo/romanzo edito da Palladino Editore scritto dallo stesso artista che ne racconta la genesi, attraverso avvenimenti biografici toccanti. Nella mostra anche una sala posa dell'epoca realizzata dalla scenografa Marisa Vecchiarelli, con il fondale, gli arnesi, le suppellettili, gli abiti e gli accessori che accompagnavano le fotografie di uomini, donne, bambini che ricompaiono in molte fotografie.
Per approfondire il mondo della fotografia è presente una camera oscura perfettamente funzionante che avrà una funzione didattica destinata agli studenti delle scuole che programmeranno le visite guidate. Una sezione, infine, è dedicata alle foto post mortem che venivano scattate secondo l'uso dei tempi. La mostra organizzata e promossa dalla Fondazione Molise Cultura resterà aperta al pubblico sino al 28 febbraio 2016, dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle 13 e nel pomeriggio dalle ore 17 alle 20. www.nonaprirechealloscuro.it