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Agnone-La ricca stagione culturale 2017 del Centro Studi Alto Molise "Luigi Gamberale"

Redazione
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Cultura non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri” A. Gramsci

 

Sabato 25 febbraio 2017 alle ore 17.30, con la presentazione del libro Manila di Enrica Orlando, presso la Sala Convegni di palazzo Bonanni, si apre la stagione culturale 2017 del Centro Studi Alto Molise “Luigi Gamberale” .

“Pur tra non poche difficoltà,  anche quest’anno abbiamo in cantiere numerose iniziative  che, come consuetudine,  animeranno quasi mensilmente il nostro paese.”  Spiega il Presidente Ida Cimmino, facendosi portavoce del Consiglio del CSAM

 “Nel comune immaginario, gli appuntamenti culturali  sono legati a  persone  che tessono  i propri discorsi con citazioni famose, richiami ad autori classici, frasi in latino;  magari si beano  dei loro scritti, delle loro ricerche e pubblicazioni, stabiliscono  relazioni di vicinanza del proprio pensiero a questo o quel filosofo;  si discostano dalla massa ritenendosi troppo distanti dal comune sentire.

Nulla di più sbagliato e deviante. Cultura e anzitutto coltivarsi, nutrirsi costantemente di pensieri alti, di conoscenze nuove; ardere di curiosità per tutto ciò che ci circonda;   abbeverarsi ai pensieri degli uomini, dei grandi filosofi e pensatori del passato, come della semplice saggezza di un contadino; non dare nulla per scontato e infiammarsi per la ricerca della verità.

Cultura, in definita, è semplicemente quello che resta sedimentato in noi delle nostre esperienze, delle nostre letture,  dei nostri ascolti  ed è ciò che ci aiuta a comprendere il nostro posto nel mondo, le tessiture che ci legano a tutti gli esseri viventi.

Cultura è, in definitiva, percepire la propria infinita finitezza;  è  apprendere continuamente di sapere solo di non sapere ancora abbastanza.

Chi è colto, chi coltiva se stesso, non ha bisogno di parlare con raffinatezze inutili, di citare filosofi e letterati, di sfoggiare nomi, perché è;  ogni autore che ha letto, ogni filosofo che ha studiato, ogni ricerca che ha fatto, ogni scoperta fortuita, ogni dialogo costruttivo, tessuto con il contadino o con il professore universitario o con il maestro artigiano,  è sedimentato nella sua anima e produce una visione nuova, unitaria, serena e armonica dell’esistenza.

Colto non è chi parla di cultura, ma colui che  vive la cultura. E nel suo vivere, nelle sue azioni,  si dipana una piccola quotidiana rivoluzione, una semina continua nelle persone che incontra;  un continuo  raccolto dalle persone che incontra. È in piena relazione con la società.

Il vivere quotidiano  di chi ama la cultura è passione, senza calcoli; chi è colto, non può non essere umile.

La missione del  Centro Studi Alto Molise “Luigi Gamberale” , ormai  quasi trentennale,   si risolve nella caparbia offerta  di occasioni per  coltivarsi: animare la curiosità, soddisfare il desiderio  di  conoscere il passato, per  leggere il presente e forse  costruire un futuro. Un’ occasione per crescere insieme, per  saziare la nostra fame di sapere, per diventare colti ed  incidere sulla nostra e l’altrui vita in modo positivo.  Esercitare una piccola, quotidiana rivoluzione, che, forse in modo impercettibile, opera positivamente sulla società. Un esercizio semplice, che richiede solo il sincero e intimo desiderio di volere attingere, almeno di tanto in tanto, a sorgenti diverse dal confuso, caotico e autoreferenziale mondo del web, per ritrovare l’ebbrezza di sentirsi umani in un mondo reale. Aiutateci a tener fede al nostro impegno: solo con la vostra presenza  ai nostri appuntamenti, con la vostra partecipazione e le vostre proposte, con il vostro sostegno economico, fatto attraverso il tesseramento, possiamo continuare la nostra avventura.”

 

STAGIONE CULTURALE 2017

 

  • 25 febbraio 2017: presentazione del libro Manila, di Enrica Orlando

  • 22 aprile 2017: Scienza e fede Fede e naturalismo filosofico: dialogare in un mondo scientifico e pluralista -prof. O. Franceschelli- Limiti della scienza e spazi per la fede: educare al senso - prof. G. Giorgio  ( in collaborazione con il Progetto culturale della Diocesi di Trivento “Oltre il filo spinato”curato da don Settimio Luciano);

  • 6 maggio 2017: presentazione del libro Vite che tremano con Ida Di Ianni (progetto a sostegno della ricostruzione del Liceo di Amatrice);

  • Giugno, presentazione del libro La terra e lo spirito , di Antonio Di Chiro.

  • 29 luglio 2017: La bellezza del sacro - La teologia della bellezza nel Beato Angelico  - M. Balloni - Io e Michelangelo. Il gioco della salvezza nella Cappella Sistina - W. Amirante Giorgio  ( in collaborazione con il Progetto culturale della Diocesi di Trivento “Oltre il filo spinato”curato da don Settimio Luciano);

  • Agosto 2017: Convegno Siti scomparsi: il caso di Macchia Strinata a cura di Giosa Menna.

  • Agosto 2017: reading di poesia con Gioconda Marinelli e Esther Basile.

  • 9 settembre 2017: Convegno di studi su Gino Alfani a cura del prof. Marzilli dell’Università degli Studi del Molise.

  • Ottobre-novembre Versi di-vini, vini di-versi.




 

MANILA

È la storia di una bambina, di una ragazza e poi di una donna, Manila, raccontata dalla giovane autrice isernina Enrica Orlando. “Manila” è il suo primo romanzo, in cui la protagonista racconta il suo vissuto che l’ha segnata e le condiziona il presente e che lei stessa racconta, sotto forma di un diario che scrive come una sorta di terapia per affrontare e curare la rabbia che la assale quando ricorda attimi del suo passato. Manila è la storia di una ragazza passata dalla vita di strada ad un centro di accoglienza per donne sole, ma c’è qualcosa nella sua storia che rompe la catena del buio per incoraggiarla a provare una nuova vita. Edito da GoWare Manila è un romanzo  forte, con un linguaggio provocatorio e crudo che risucchia nel vortice del buio più pesto dell’umanità per cercare una via di riscatto.

 

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