Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

"FRANCESCO STA MEGLIO"

Parla la mamma del neonato non ricoverato al San Francesco Caracciolo

Condividi su:
AGNONE - Francesco, il bimbo di due anni che nella giornata di martedì non è stato ricoverato all’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone per mancanza di posti letto (cancellati dalla nuova riorganizzazione sanitaria), sta meglio e probabilmente sarà dimesso nei prossimi giorni dal Cardarelli di Campobasso, dove è stato trasportato in seguito dai genitori. Insomma la paura è passata. A confermarlo è la mamma Miriam Bocchetti che ripercorre quanto accaduto martedì mattina. “Mio figlio, che aveva una forte disidratazione – spiega la donna – martedì mattina è stato visitato al Caracciolo dal pediatra di turno il quale dopo averci ricordato che non era possibile ricoverarlo per mancanza di posti letto (cancellati dalla nuova riorganizzazione sanitaria, ndr) ci ha consigliato di trasportarlo a Isernia o Campobasso”. Dunque le condizioni del bimbo non erano poi così gravi? “A detta del medico no”. E poi? “Abbiamo deciso di trasportarlo al Cardarelli di Campobasso che nel frattempo era stato avvisato dal pediatra di Agnone”. Durante il viaggio non avete temuto che potesse accadere qualcosa al piccolo? “Penso che il Signore ci abbia dato una grossa mano”. Ci spiega perché il bimbo non è stato trasferito con l’autoambulanza? “Mi spiace ma è una domanda alla quale non saprei rispondere. Chiedetelo ai sanitari del Caracciolo”. Appena arrivati a Campobasso i medici come hanno trovato il bimbo? “I valori erano tutti sballati e come le ho detto presentava forti sintomi di disidratazione: aveva le labbra viola e le estremità delle mani e dei piedi congelate”. Dopo di che? “Gli hanno subito una serie di flebo ma solo stamattina (ieri) la situazione è tornata stabile”. Insomma una storia a lieto fine? “Non mi stancherò mai di ringraziare Dio”. Cosa le ha insegnato questa vicenda? “Che in alto Molise va ripristinato il prima possibile il reparto di pediatria o almeno dei posti letto. E’ un servizio indispensabile per tutto il territorio. Tuttavia se dovesse continuare questo andazzo mi spiace dirlo ma prima o poi ci scapperà il morto. Se quanto accaduto a mio figlio fosse avvenuto sabato durante la bufera di neve che ha colpito l’intera area, io e mio marito non saremo mai arrivati a Campobasso”. Fatelo sapere a quei benpensanti che ci governano.
Condividi su:

Seguici su Facebook