Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

IL PD: "HANNO BARATTATO IL PUNTO NASCITE CON IL PUNTO MORTE (RSA)"

Secondo il circolo 'Libero Serafini', inoltre, l'ex ospedale Caracciolo non avrebbe i requisiti adatti per istituire una Residenza sanitaria assistenziale

redazione
Condividi su:
AGNONE - No alla Residenza sanitaria assistitenziale, sì al ripristino del punto nascite soppresso nel novembre scorso. Lo ribadisce a chiare lettere il circolo del Partito democratico ‘Libero Serafini’ di Agnone. “La battaglia sul punto nascita è fondamentale soprattutto perché questo reparto rendeva vivo il nostro ospedale ed era alla base di un formidabile sistema di marketing sanitario, basato sulla professionalità e sull’aspetto umano – ammettono dal circolo altomolisano - veicolato con il semplice passaparola. Basti pensare che la stragrande maggioranza delle partorienti, circa l’80%, veniva da fuori Agnone e questo sta a significare che il punto nascita ha esercitato negli anni una forte attrazione per l’intero presidio ospedaliero, anche da fuori regione. Poi c’è da dire che il punto nascita alimentava anche la richiesta di servizi quali l’anestesiologia, l’analisi ecc., h24, e quindi implicitamente svolgeva anche un ruolo di salvaguardia di tali servizi che oggi invece, per carenza di personale, vanno a singhiozzo. Ciò sta mettendo a repentaglio l’intero sistema di emergenza urgenza”. In seguito il Pd agnonese resta dell’avviso che la chiusura del punto nascità “è stata una scelta esclusivamente politica e non come vanno raccontando in giro il sindaco De Vita, l’assessore Marinelli ed altri, dovuta alla mancanza di nascite. Invece di stare a giustificare tutto pensiamo che i nostri due politici potevano fare molto di più per evitarne la chiusura. Per non parlare poi della contropartita che il sindaco De Vita e l’assessore Marinelli hanno ricevuto: la RSA”. “È stato barattato il punto nascita con il punto morte! - articola il circolo di centrosinistra agnonese -. La sopravvivenza con l’estinzione! Mentre per l’ospedale di Larino è stato deciso di istituire un nuovo polo di assistenza sanitaria d’eccellenza dedicato ai bambini! Tornando alla RSA – prosegue il Pd - quello che forse non si è capito fino in fondo è che se istituita porterà alla chiusura definitiva dell’ospedale di Agnone. Per prima cosa le Residenza Sanitaria Assistenziale offrono un livello basso di assistenza medica, infermieristica e riabilitativa, accompagnata da un livello alto di assistenza tutelare ed alberghiera a soggetti non autosufficienti, principalmente anziani non curabili a domicilio. I requisiti minimi strutturali e tecnologici di una RSA sono completamente differenti da quelli di una struttura ospedaliera soprattutto in termini di spazi”. Infine l’affondo con una denuncia ben precisa in merito all’istituzione della Rsa: il Caracciolo avrebbe pesanti carenze strutturali. “Una corsia di ospedale normalmente ospita pazienti allettati mentre un RSA ospita persone deambulanti e molti con carrozzine. Sono previsti poi ambulatori, palestre riabilitative, sale e soggiorni polivalenti, sala mensa, angolo bar, spazi esterni ecc.. In definitiva tutti questi spazi possono essere ricavati solo togliendoli alle altre attività ospedaliere. Sul punto, ci siamo rivolti a tecnici del settore socio-sanitario. Concludiamo con un appello alla mobilitazione totale per scongiurare questo piano infausto tenendo presente che quest’anno si vota alla regione, e siccome la sanità è competenza esclusiva delle regione, questa potrebbe essere l’ultima occasione per far valere con forza i nostri diritti e soprattutto il diritto ad esistere”
Condividi su:

Seguici su Facebook