In Italia da qualche anno si usa che, all'apice della campagna elettorale e a i vari livelli politici, si utilizza il confronto all'americana tra i candidati sfidanti, che a onor del vero in America si utilizza solo in alcune importantissime competizioni, come le elezioni presidenziali.
In Italia siamo dei veri imitatori degli americani, anzi scimmiottiamo gli americani e lo facciamo con un ritardo notevole sui tempi, quando in America le mode sono passate si adottano in Italia.
Questa come suol dirsi americanata, si utilizza in più occasioni, anche banali e anche quando sarebbe necessario un confronto meno ansiogeno che garantirebbe maggiore e pacata informazione.
Il confronto all'americana sicuramente garantisce parità sui tempi di intervento dei candidati e imparzialità del conduttore, anche se è di parte, ma soffoca il dibattito là dove, invece, andrebbero capite bene le politiche che si vogliono mettere in atto per risolvere problemi come quello molisano di un Prodotto Interno Lordo inferiore alla media nazionale. Considerando che nel PIL vengono inseriti redditi da pubblico impiego e assistenziali si evince che il valore dei redditi primari (agricoltura) e secondari (industria) sono pressoché inesistenti nel Molise. Questo causa lo spopolamento, l’emigrazione, la povertà e ulteriore assistenzialismo e la chiusura di servizi importanti come gli ospedali, scuole e uffici con una ulteriore aggravante in Molise, quella di un governo regionale praticamente allo sbando per beghe interne e esterne, considerato dai più un vero poltronificio incapace di programmare e reperire risorse anche là dove sarebbe possibile farlo.
Il confronto, sicuramente ha garantito uno spettacolo. Ma un elettore che non aveva le idee chiare gli si sono confuse ulteriormente. Ogni argomento è stato affrontato in maniera superficiale e frammentato, incompleto e qual è il progetto politico complessivo dei tre non si è evinto. Come dove e quando si vogliono risolvere i problemi nemmeno.
Il candidato sindaco Vincenzo Scarano, per la lista Agnone Identità e futuro, sicuramente il più spigliato, incisivo, dialetticamente competente, ha primeggiato sui due avversari politici per l’intera serata. Stoccate a desta e sinistra: con il sindaco uscente Michele Carosella della lista Nuovo Sogno Agnonese è stato incalzante, meticoloso controbattendolo su molti punti e carte alla mano come suol dirsi. Con l'avversario del centro destra, Lorenzo Marcovecchio candidato sindaco per la lista Uniti per Agnone è stato ancora più feroce evidenziando, a suo dire, la sua inconsistente opposizione in cinque anni di consiliatura con tanto di conteggio sulle sue presenze effettive, o ricordando a qualche consigliere di centro sinistra i suoi lauti stipendi.
Il sindaco uscente Michele Carosella alla sua seconda candidatura, non è riuscito, in questo clima, nemmeno a fare capire ciò che di buono e stato fatto nei suoi cinque anni di mandato. Ci si augura che a fine campagna elettorale si programmino degli incontri con gli elettori dove si possa capire:
1-le famiglie in difficoltà di Agnone come faranno a uscire dal loro stato di sofferenza?
2-I giovani agnonesi laureati o non, dovranno continuare a emigrare da questa terra di storica e sofferta emigrazione?
3-I contadini che si massacrano su queste aride terre saranno mai competitivi con gli agricoltori emiliani?
4- I bambini, pochi, avranno una città a misura di bambino?
5-Le tasse diminuiranno?
6-I privilegiati a tutto campo ci saranno sempre e i fessi saranno sempre fessi?
Si aspettano programmi e soluzioni serie e non una classe politica che invece di dettare le regole allo show business si rende protagonista insignificante di tale mondo