Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

CRISI AGNONESE, IL DS SABELLI NON CERCA ALIBI: "TUTTI COLPEVOLI"

Condividi su:
L’immagine di Pippo Litterio che sul tre a zero per la Jesina para il rigore a Invernizzi se da un lato conferma la circostanza di aver toccato il fondo, all’altro rappresenta il fatto di non volersi arrendere e di risorgere il prima possibile. Nelle Marche la peggiore Agnonese della stagione rimedia la quinta sconfitta in sei gare e viene risucchiata nella zona play-out. Tuttavia se il campionato finisse oggi, i ragazzi di Massimo Agovino sarebbero belli che salvi. Peccato che ancora manca più della metà del girone di ritorno e se non si invertirà tendenza per i granata saranno dolori. Ad esserne estremamente convinto è il direttore sportivo Maurizio Sabelli che ammette: “Le cinque sconfitte? Sono arrivate per demeriti nostri è innegabile, ma al contempo non posso non sottolineare come puntualmente ogni domenica il nostro mister è costretto ad inventarsi una formazione nuova”. Il riferimento di Sabelli va al doppio infortunio pre gara subito A Jesi dal portiere Pezone (risentimento ad una spalla) e dal difensore Iannitti (strappo muscolare). “Fatti che alla fine hanno influito negativamente sul ridultato, anche se ripeto: le maggiori responsabilità sono le nostre”. Recita il mea culpa l’operatore di mercato che poi torna a puntare il dito su presunti torti arbitrali. “Se oggi al posto di 31 punti avessimo avuto solo tre punti in più staremo a parlare d’altro. Mi riferisco soprattutto alla gara persa in casa contro il Rimini e contraddistinta da un madornale errore dell’arbitro. Da qualle gara la squadra ha avuto un calo mentale indescrivibile”. Ma Sabelli va oltre e alla domanda se i prossimi impegni con Miglianico e Fossombrone saranno decisivi per la salvezza diretta, replica senza esitazione. “Non ho alcun dubbio. In queste due gare fare sei punti vorrebbe dire ipotecare o senz’altro fare un notevole balzo in avanti per ciò che attiene il discorso salvezza evitando i play-out. Non sarà facile. Oggi – conclude il direttore – quello che chiederò a tutto il gruppo è di rimboccarsi le maniche e lavorare in silenzio. Siamo in debito con tifoseria e città”.
Condividi su:

Seguici su Facebook