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COMUNE, IL SINDACO DE VITA VERSO LA SFIDUCIA

I gruppi di minoranza pronti ad appoggiare la mozione di sfiducia dei cinque dissidenti

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AGNONE - Go home. Nessuno scherzo, nessun ripensamento, questa volta si va spediti verso la direzione della sfiducia. Il momento è ormai alle porte. Dopo sette anni ininterrotti di mandato, a detta di molti opinabile, il sindaco di Agnone Gelsomino De Vita è un amministratore con le valige in mano pronto ad abbandonare mestamente palazzo San Francesco. Alle paventate dimissioni, promessa in realtà mai mantenuta, nel caso in cui l’ospedale fosse stato ridimensionato, circostanza poi avvenuta, De Vita ha preferito farsi sfiduciare da cinque componenti (Chiantese, Labbate, Li Quadri, Amicone e Casciano) della sua stessa maggioranza stufi di essere additati come complici dell’immobilismo registrato su temi caldi quali la sanità, le scuole, i trasporti, lo sviluppo, tanto per citarne qualcuno. Così il certificato di morte dell’amministrazione di centrodestra sarebbe bello che pronto per essere fatto protocollare in Comune per poi essere portato successivamente in consiglio. La conferma è arrivata tramite un’intervista rilasciata su queste colonne dal consigliere Amedeo Chiantese, capo gruppo nonché portavoce dei dissidenti che ha ribadito la volontà di tornare al voto anticipato. Tuttavia per mandare a casa De Vita indispensabile che la mozione di sfiducia venga firmata in maniera compatta dai cinque consiglieri di minoranza (tre del gruppo ‘Nuovo Sogno Agnonese’ e due di ‘Rinnovare’) che garantirebbero un voto in più rispetto i seguaci del primo cittadino. ‘Rinnovare’, tramite Lorenzo Marcovecchio e Danilo Di Nucci si dice prontissima a farlo. “Lo andiamo ripetendo da oltre due anni – hanno affermato contestualmente i due – è giunto il momento di ridare la parola ai cittadini che al contrario di questa maggioranza hanno saputo dimostrato, tramite la nascita di comitati, di saper intraprendere lotte importantissime per il territorio come quella a salvaguardia dei servizi erogati dall’ospedale San Francesco Caracciolo. Consapevoli delle conseguenza che comporterà la caduta del primo cittadino – hanno proseguito Marcovecchio e Di Nucci – restiamo dell’avviso che al momento non esistono altre soluzioni, d’altronde il fallimento politico di una coalizione nata sotto i peggiori auspici rappresenta solo l’ ulteriore dimostrazione di quello che ‘Rinnovare’ andava predicando in campagna elettorale due anni fa. Concludiamo ribadendo il nostro pieno appoggio alla mozione di sfiducia nei confronti di De Vita”. Chi al contrario non si sbilancia sono i rappresentanti del centrosinistra che pur facendo filtrare la volontà di sottoscrivere la mozione prendono tempo. Ma il passo ufficiale potrebbe avvenire già oggi. Sta di fatto che la caduta di De Vita aprirebbe nuovi scenari soprattutto in vista delle prossime elezioni regionali.
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