AGNONE - Una mossa, quella delle dimissioni, che non salverà Gelsomino De Vita dal voto anticipato (si parla insistentemente del 22 maggio prossimo), sempre a patto che i cinque dissidenti più le minoranze, lunedì mattina, come annunciato ai media, si recheranno in Comune è rassegneranno le proprie dimissioni. A quel punto De Vita non avrà più la maggioranza nonché i canonici venti giorni per poter tornare indietro. Così il Consiglio comunale verrà sciolto e il Prefetto di Isernia sarà costretto a nominare il commissario fino alla data del voto.
Una mossa, quella di De Vita, che se ne fosse ancora bisogno, conferma la disperazione di un politico di centrodestra sempre più solo e “scaricato” anche dai suoi sponsor regionali, che dinanzi alle richieste dei dissidenti, non hanno mosso un dito per evitare una crisi la quale oggi potrebbe aprire nuovi scenari e rappresentare la riscossa di un territorio sempre più abbandonato a se stesso...
Questo, almeno, l'auspicio.