AGNONE - Il consigliere regionale dell’Adc, Mario Pietracupa, cognato dell’europarlamentare Aldo Patriciello (Pdl) avvistato ieri ad Agnone. A quanto pare nessuna gita di piacere nell’Atene del Sannio bensì – riferiscono i bene informati – si è trattato di incontro con alcuni consiglieri appartenenti al gruppo dei dissidenti che hanno contribuito a disarcionare il sindaco Gelsomino De Vita dalla poltrona di primo cittadino. In odore di assessorato nella Giunta di Michele Iorio, Pietracupa si sarebbe trattenuto in particolare con l’ex assessore comunale, Roberto Amicone. Difficile o meglio impossibile credere che si sia trattato di un incontro casuale o puramente conviviale proprio all’indomani della caduta di De Vita. Al contrario l’ipotesi più accreditata è quella che i due abbiamo iniziato a dialogare su una possibile strategia collettiva da mettere in campo per quanto riguarda le prossime comunali (ad Agnone si voterà a maggio) e regionali (si tornerà nelle urne a novembre). Una circostanza che in qualche maniera confermerebbe l’allontanamento tra i dissidenti e l’assessore regionale agnonese Franco Giorgio Marinelli il quale continua difendere l’operato dell’ex sindaco De Vita buttando pensati ombre sulle dimissioni dei cinque consiglieri che componevano la maggioranza di centrodestra. Stando ad alcune dichiarazioni fatte da Marinelli, infatti, i cinque dissidenti, non si sarebbero dimessi solo ed esclusivamente per i tagli all’ospedale Caracciolo.
Scoppia il giallo sulla revoca delle dimissioni di De Vita – Si tingono di giallo le dimissioni ritirate dal primo cittadino, Gelsomino De Vita nella mattinata di lunedì. A quanto pare il sindaco appena appresa la notizia che i nove consiglieri avrebbero presentato le irrevocabili dimissioni, tramite l’ex vicesindaco Giuseppe De Martino, che poi si è recato di fatto a palazzo Verdi, ha fatto protocollato la revoca delle sue dimissioni (De Vita sarebbe stato impossibilitato a recarsi nella casa comune per problemi di salute). Discordanti le opinioni sul repentino ritiro delle dimissioni presentate solo sabato mattina. C’è chi asserisce che la mossa garantirebbe a De Vita una nuova candidatura, mentre alcuni sono convinti che tutto cioè sia stato inutile, considerando che il sindaco avrebbe fatto protocollare la revoca dopo le dimissioni dei nove consiglieri, circostanza che lo estrometterebbe dalla prossima tornata elettorale. A riguardo il Tuel (testo unico degli enti locali) non chiarisce in maniera inequivocabile chi ha ragione. Il giallo s’infittisce...