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Amministrative, l'unico nome certo è quello di Maurizio Cacciavillani

Guiderà una lista di centrosinistra. Nel centrodestra proseguono le consultazioni

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AGNONE. Il gruppo dei cinque dissidenti al Comune di Agnone, formato da Amedeo Chiantese, Nino Casciano, Armando Li Quadri, Giovanni Labbate e Roberto Amicone, insieme a quello di “Rinnovare” composto da Lorenzo Marcovecchio e Danilo Di Nucci, non prenderanno parte alle prossime amministrative di maggio. Il perché di tale scelta è spiegata in un comunicato stampa congiunto che i due gruppi hanno inteso affidare agli organi di stampa nel primo pomeriggio (il contenuto è riportato integralmente sul sito altomolise.net). Una mossa inattesa, che a nove giorni dalla presentazione delle liste (termine ultimo il 16 aprile) potrebbe stravolgere gli equilibri delle prossime comunali. Al tempo stesso resta assai difficile immaginare che i sette componenti delle due liste resteranno con le mani in mano soprattutto considerato che possono contare su un nutrito numero di consensi. Voti, che molti addetti ai lavori, considerano il classico ago della bilancia e che dunque non dovrebbero andare dispersi. I maligni parlano di una strategia studiata a tavolino al fine di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica che spinga i sette ad un repentino ripensamento e alla costituzione di una forte lista civica capace di vincere la competizione. Il “partito degli astenuti” – All’ultima news bisogna aggiungere il “partito degli astenuti”, quello, tanto per intenderci formato da circa 700 elettori che ancora non si reca in Comune per ritirare le schede riconsegnate tempo fa alla presidenza della Repubblica per i tagli all’ospedale “San Francesco Caracciolo”. Le schede successivamente sono state rispedite da Roma ai legittimi possessori. Da fonti ben informate sarebbero pochissime le persone che in questi giorni si sono recati nella casa comunale per riavere la tessera elettore. Probabilmente alla base di questa presa di posizione, anche se manca ancora un mese e mezzo per cambiare idea, il totale disinteresse nei confronti di chi oggi giorno ha fatto della politica solo ed esclusivamente un tornaconto personale. Qui centrosinistra – Sembra ormai scontata la candidatura a primo cittadino di Maurizio Cacciavillani, ex consigliere comunale di opposizione di Nuovo Sogno Agnonese, nonché coordinatore cittadino del Partito democratico. Mancherebbe solo l’ufficialità che potrebbe giungere a momenti. Cacciavillani godrebbe del sostegno dell’Italia dei valori mentre resta da chiarire la posizione dei Socialisti come quella di Michele Carosella, capo gruppo di Nuovo Sogno Agnonese, il quale non sarebbe intenzionato a scendere nuovamente in campo. Negli ultimi giorni oltre al nome di Cacciavillani erano emersi quelli di Vincenzo Pannunzio, già vice sindaco di Agnone con l’amministrazione Franco Paolantonio e vice presidente della Comunità Montana “Alto Molise” con Alfredo D’Ambrosio presidente e quello dell’ex sindaco di Pescopennataro e consigliere della Montana, Sabatino Rosato. Tuttavia la novità dell’ultima ora vedrebbe la composizione di seconda lista di centrosinistra allargata alla società civile. Qui centrodestra – De Vita: più no che si. Ruota intorno alla figura del sindaco uscente la composizione della lista di centrodestra che godrebbe dell’incondizionato appoggio dell’assessore regionale Franco Giorgio Marinelli (Pdl). C’è da dire però che l’ex primo cittadino è reduce da alcuni problemi fisici che potrebbero farlo desistere da una nuova candidatura. Al suo posto il nome più in auge è quello dell’ingegnere capo della Provincia di Isernia, Lino Mastronardi vicino al consigliere regionale Raffaele Mauro (Pdl). I Comitati “Il Cittadino c’è” e “Articolo 32” – Nati all’indomani dei tagli all’ospedale San Francesco Caracciolo, i due comitati civici guidati da Nunzia Zarlenga, Armando Sammartino e Franco Di Nucci potrebbero giocare un ruolo fondamentale ai fini della competizione nonostante ad oggi entrambi ancora non hanno lasciato intendere chi appoggeranno. E non è detto neppure che lo faranno considerate che la loro intenzioni, mai celate, erano quelle di creare un’unica lista. Un progetto, quest’ultimo, naufragato.
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