Il 19 dicembre 2016 era stata firmata presso la sala consiliare del Municipio di Agnone una convenzione tra quest'ultimo e l'Università degli Studi del Molise. Nell'articolo con il quale raccontammo l'evento, noi di Altomolise.net avevamo detto che questa convenzione era sì un fatto importante per il territorio e la città di Agnone, ma che non avevamo gli elementi sufficienti per poterne analizzare i contenuti e gli ambiti di applicazione.
Due sono gli atti "centrali" della convenzione: la delibera della Giunta Comunale, ora reperibile sul sito e che riportiamo anche in allegato, e il testo del protocollo firmato tra Comune e Unimol che non è ancora disponibile perchè non è ancora stato votato dal Consiglio di Amministrazione dell'Università .
Dal testo della delibera non emergono sostanziali novità , rispetto a quanto detto durabte la cerimonia del 19 dicembre, sulle attività speciche dell'Unimol nel territorio altomolisano e su quali saranno gli oneri e le funzioni del Comune.
Uno dei dati certi è che ci sarà "una Rappresentanza dell’Università nella città di Agnone" la quale, stando alla delibera "consentirà anche di valorizzare il territorio mediante l’organizzazione di eventi nei diversi ambiti di studio e di ricerca dell’Ateneo" e rappresenta "un primo passo dal quale potranno nascere tante attività per il rilancio non solo culturale ma anche economico del territorio". La sede di tale rappresentanza viene individuata nel Palazzo dei Filippini ma la delibera rimanda ad un "successivo atto tra le parti" tutti "i termini e le modalità dei rispettivi impegni per l’utilizzazione dell’immobile destinato allo scopo, definendo, tra l’altro, l’ampiezza degli spazi, la ripartizione delle spese di manutenzione degli stessi, la messa a disposizione delle utenze e dei servizi necessari al funzionamento della struttura".
Sul piano culturale la delibera, oltre ad auspicare "nella presenza dell’Università e nello svolgimento delle sue attività , la possibilità di indirizzare lo sviluppo socio-economico del territorio in senso vasto a favore della crescita socio-culturale, della valorizzazione del contesto dei luoghi e delle peculiarità su cui fondare economia sostenibile e l’inversione del trend demografico delle aree interne", non definisce nel dettaglio i contenuti e gli ambiti culturali sui quali interverrà l'Unimol e di interesse del Comune.
Nella delibera si cita anche il "Centro di Ricerca per le Aree Interne e gli Appennini", che ha "competenze in materia di sviluppo e conservazione delle Aree Interne con particolare riferimento ai paesaggi rurali e forestali ed alle problematiche territoriali, incluse quelle storiche, istituzionali, giuridico-economiche e di pianificazione territoriali", e che certamente può rappresentare uno strumento interessante per il territorio se però si definiscono in modo chiaro obiettivi, settori culturali e strumenti.
Restiamo in attesa di ulteriori documenti e informazioni per capire come si evolverà la collaborazione tra i due enti e quali saranno i costi e i benefici per il territorio, gli attori sociali e cultutali e gli studenti. Dal link è possibile scaricare il testo della delibera in modo che tutti possano consultarla e farsi un'idea.