Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

"Storia di un decennio di cattiva amministrazione"

Il resoconto della gestione dei governatori di centrodestra fatto dalla lista Nuovo Sogno Agnonese

redazione
Condividi su:
AGNONE. "Storia di un decennio di cattiva amministrazione". E' l'opuscolo presentato ieri sera all'interno del teatro Italo Argentino dalla lista Nuovo Sogno Agnonese che ha inteso ripercorerre la gestione del Comune nell'ultimo decennio amministrato da sindaci di centrodestra. Ecco tutti i contenuti dello scritto: Tassazione e bilancio comunale Nel 2005 l’amministrazione De Vita varò il più grande aumento delle tasse comunali della storia di Agnone. La tassa sui rifiuti fu raddoppiata, l’acqua subì un rincaro medio del 70%, le tariffe sulla macellazione e il trasporto scolastico aumentarono del 20%, aumentarono le tasse per l’occupazione del suolo pubblico, dei passi carrabili, delle lampade votive, della mensa scolastica e degli impianti sportivi. Insomma ogni famiglia fu obbligata a pagare in più, mediamente, oltre 400 euro l’anno. “Bisogna ripianare i debiti contratti dalla precedente amministrazione”, questa fu la giustificazione di De Vita. Registriamo, comunque, negli ultimi mesi un nuovo aumento della tassazione prima con l’estensione del pagamento dell’ICI anche al mondo rurale, comparto questo sempre più in crisi, poi, con l’aumento del 18% della tassa sui rifiuti. In definitiva, in quest’ultimo decennio, oltre ad un forte aumento della tassazione non si son visti risultati positivi sia sul fronte dell’equità fiscale, dell’efficienza e della riduzione degli sprechi della macchina comunale, sia per quanto riguarda la possibilità di nuove entrate sfruttando correttamente la grande opportunità dell’energie rinnovabili, eolico e fotovoltaico. Considerando anche i minori trasferimenti da parte dello stato centrale per il 2011 di circa 165 mila euro il bilancio comunale di questo nuovo anno si prevede di difficile stesura. Sanità Con Decreto n. 19 del 10.05.2010 “Ristrutturazione della rete ospedaliera” il Presidente della Regione, Michele Iorio, oltre alla soppressione dell’autonomia finanziaria e gestionale dell’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone, ha disposto la chiusura del punto nascite e del reparto di pediatria, il ridimensionamento di alcuni reparti nonché la riduzione di quasi la metà dei posti letto (da 90 a 50). Rispetto a questo provvedimento, evidentemente nefasto, il sindaco De Vita nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 28 giugno 2010, convocata dall’opposizione proprio per parlare di sanità, ebbe a dire, testuali parole: “la razionalizzazione proposta, invece, pare, accettabile, in quanto ricalca esattamente le esigenze attuali e la normativa vigente” - (verbale di deliberazione C.C. n. 29 anno 2010). L’aver definito “accettabile la razionalizzazione proposta” che, in sostanza, sta determinando lo smantellamento dell’ospedale di Agnone, farà ricordare il 28 giugno 2010 come il “giorno della vergogna”. Trasporti L’elaborato progettuale della nuova Rete dei Servizi Minimi di Trasporto Pubblico Locale è stato approvato in via definitiva nella seduta conclusiva della terza Conferenza dei Servizi convocata il 9 settembre 2010 alla presenza di tutti i comuni, le comunità montane e le province. In rappresentanza del comune di Agnone era presente l’ass. Pasquale Mastronardi che votando a favore di tale elaborato ha accettato che la regione sopprimesse ben 7 corse di andata (su un totale di 16 circa il 43%) sulla linea Poggio Sannita – Agnone – Isernia – Venafro e 6 corse di ritorno (su un totale di 13 circa il 46%). È da notare che nel mese di giugno 2010, in occasione della prima Conferenza dei Servizi, la Regione aveva già provveduto a stilare una prima bozza di elaborato da sottoporre alla osservazioni dei comuni. L’assurdità è che si tagliano la corse di trasporto pubblico locale verso Isernia mentre si tagliano i servizi sanitari ad Agnone che costringono la popolazione a spostarsi proprio verso Isernia . Centro diversamente abili di Secolare Il Centro è stato inaugurato, frettolosamente e in pompa magna, lo scorso 26 giugno (circa un anno fa) e da allora non ha ancora iniziato a funzionare. Durante l’inaugurazione-farsa avvenuta alla presenza del Presidente Iorio, parlando della situazione dell’ospedale di Agnone, lo stesso Iorio, promise ancora una volta che il punto nascite sarebbe rimasto in funzione dicendo cosa assolutamente non vera, visto che l’atto che ne prevedeva la chiusura era stato da lui firmato un mese prima. (Decreto n. 19 del 10.05.2010). Cimitero Nel 2003 i cittadini hanno versato l’acconto per la prenotazione dei loculi cimiteriali senza che a ciò, a distanza di 8 anni, abbia fatto seguito la relativa concessione. Nel luglio del 2006 l’amministrazione De Vita decise di affidare a privati la realizzazione degli interventi di ampliamento e completamento del cimitero di Agnone, nonché la gestione con la formula del Project Financing. Partendo dalla discutibilità di tali scelte, in quanto il Cimitero non può divenire luogo di profitto più che di culto, e che determinati servizi di base, come quelli cimiteriali, debbano essere gestiti dal pubblico, l’iter procedurale per l’aggiudicazione e la realizzazione degli interventi da parte delle ditte concorrenti è stato caratterizzato da lungaggini inaccettabili. Già nella fase di individuazione del progetto-idea il Consiglio di Stato era intervenuto accogliendo il ricorso di una delle ditte poiché la Commissione di valutazione presentava un connotazione troppo politica. Un prima perdita di tempo questa che poteva essere benissimo evitata. Tutti sappiamo che le commissioni di valutazione devono avere connotati tecnici e non politici. Poi nella fase di gara vera e propria il TAR si è pronunciato nuovamente contro il Comune di Agnone annullando il provvedimento di esclusione di una delle due ditte partecipanti, decisa dalla Commissione di valutazione. Il rischio ora è quello di dover aspettare la sentenza definitiva del Consiglio di Stato con ulteriori lungaggini. Intanto il cimitero è stato letteralmente abbandonato con pareti sbriciolate, mura cadenti, e, soprattutto, con carenza di nuovi loculi. Senza dimenticare il totale degrado delle croci dei militari morti e dispersi in guerra lungo il vialone del cimitero stesso. Dobbiamo concludere che oltre a non poter più nascere ad Agnone non si può neanche decorosamente morire. Eolico Il 25 maggio 2006, il sindaco De Vita inviò una lettera all’ex sindaco di Capracotta Pasquale Di Nucci per protestare contro l’installazione dell’attuale parco eolico di Capracotta in località Monte Forte. Lamentandosi dello scempio paesaggistico di tale installazione dichiarò che “l’amministrazione e la città intera di Agnone hanno sempre rifiutato l’idea di produzione di energia elettrica dall’eolico”. A distanza di poco più di due anni da allora, precisamente nell’agosto del 2008, il sindaco De Vita, rimangiandosi quanto detto in precedenza, sottoscrisse una convenzione con l’Enel per la realizzazione di un parco eolico di 12 torri in località Montarone. Nel 2010 il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Molise ha bocciato il progetto dell’impianto eolico di Montarone, decisione questa poi impugnata dinanzi al TAR dall’Enel e dal comune di Agnone. Oggi stiamo ancora aspettando il verdetto della sentenza emessa a novembre scorso. Se al posto di filosofeggiare il sindaco De Vita si fosse attivato già dal 2006, ora avremmo, come Capracotta, il nostro parco eolico. Il proliferare dei parchi eolici in Molise oltre misura, e la conseguente protesta contro l’eolico selvaggio, hanno giustamente irrigidito gli iter autorizzativi e la bocciatura del parco eolico di Agnone ne è una conseguenza. La morale della favola è che in questi anni il nostro Comune ha dovuto rinunciare ad oltre 500 mila euro l’anno di entrate provenienti dall’eolico, oltre al fatto che per il futuro non sappiamo se e quando questo impianto sarà realizzato. Fotovoltaico Se ne parla da oltre due anni ma di impianti fotovoltaici neanche l’ombra. Eppure bastava realizzare il progetto da noi presentato un anno fa che avrebbe garantito al Comune nuove risorse per circa 250 mila euro l’anno. Invece l’amministrazione De Vita, snobbando alla grande la nostra proposta, con arroganza ed incompetenza ha voluto imporre la propria volontà proponendo un bando di gara strampalato scaduto lo scorso mese di luglio al quale non ha risposto nessuna ditta. In altre parole dopo un anno ci si trova di nuovo punto e a capo con l’aggravante che nel 2011 ci sarà anche un riduzione degli incentivi statali (Conto Energia) che si tradurrà in minori introiti per le casse comunali. Resta il danno del mancato introito dovuto quantomeno all’incapacità nella gestione del bando di gara che è andato deserto e alla superbia di non aver voluto prendere in considerazione la nostra proposta. Geo-sat Molise Con delibera n. 50 del 18 dicembre 2009 il consiglio comunale di Agnone ha approvato una nostra Mozione relativa al programma regionale Geodatabase – Sat Molise che prevede uno stanziamento di 20 milioni di euro con l’obiettivo di realizzare in Molise il primo complesso di infrastrutture e servizi high-tech innovativi per la gestione del territorio/ambiente e delle emergenze. La Mozione impegnava il Sindaco e la Giunta comunale ad attivarsi al fine di promuovere e proporre Agnone come sede per lo svolgimento di alcune delle attività previste nel suddetto programma nella speranza di creare nuova occupazione e di aprire un collegamento diretto con l’Università del Molise e con il rispettivo Parco Scientifico e Tecnologico. È rimasto tutto lettera morta. Università Solo promesse da campagna elettorale. Forse sarebbe il caso di ritirare “Il Mantello” al Rettore dell’Università di Campobasso Cannata. Nuovo Mattatoio Anche in questo caso, come per il cimitero, nel luglio del 2006 l’amministrazione De Vita decise di affidare a privati la realizzazione del nuovo mattatoio comunale con la formula del Project Financing. Dopo quattro anni e mezzo non solo non è stato realizzato nessun mattatoio nuovo ma anche quello vecchio è stato abbandonato a se stesso. A riguardo va segnalato che nei mesi di aprile e maggio dell’anno scorso il mattatoio è rimasto chiuso causando pesanti perdite al settore zootecnico ed agro-alimentare. E solo dopo una forte presa di posizione da parte nostra, culminata con un’incontro con gli operatori del settore, macellai ed allevatori, l’amministrazione De Vita si è decisa a effettuare i lavori necessari per adeguare la struttura alle normative igienico sanitarie così da poterla riaprire. La situazione comunque resta precaria. Polo museale Ventennale è anche l’idea di dare più consistenza e continuità al flusso turistico che oggi tocca Agnone grazie soprattutto alla fonderia delle campane, organizzando un itinerario dei musei ( S. Emidio; Filippini; Palazzo Nuonno; S.Francesco; Palazzo Bonanni). Qualche tentativo in questa direzione è stato fatto da qualche volenteroso snobbato sistematicamente dalle amministrazioni. Panoramica Insieme all’ospedale nuovo rimasto incompiuto ed ai pilastri di Valle San Lorenzo, è l’esempio perfetto di come si sperpera il denaro pubblico. Nel 2001, dopo un ventennio di abbandono, fu interessata da una serie di interventi di sistemazione consistenti nella spesa di circa un miliardo di vecchie lire per lavori di riadeguamento del fondo stradale, di consolidamento dei tratti franosi e di abbellimento. Terminati i lavori nell’agosto del 2003 la panoramica fu riaperta al pubblico, ma già all’inizio del 2004 le frane erano di nuovo evidenti e la strada era interessata da caduta massi anche perché non era stata prevista nessuna protezione. Nel 2005 la Panoramica fu chiusa ancora una volta perché una delle frane consolidate dai precedenti lavori era sprofondata di nuovo. Successivamente in un’altra zona è caduto il muro di cemento di sostegno della strada giacché il tratto sovrastante, da sempre in dissesto, ne ha causato il prevedibile cedimento. Inoltre, il comune di Agnone ha dovuto pagare 180 mila euro alla ditta esecutrice dei lavori come risoluzione di un contenzioso con la stessa. Oltre al danno anche la beffa! Attualmente è a disposizione uno stanziamento di 700 mila per la sistemazione dei dissesti idrogeologici: ci auguriamo che questa volta i lavori siano eseguiti a regola d’arte. Parcheggi a pagamento Senza dubbio la gestione dei parcheggi a pagamento è stata uno dei più grossi pasticci dell’amministrazione De Vita. Nel 2008 fu deciso di darli in gestione mediante gara con procedura negoziata ad una ditta esterna. La concessione prevedeva una durata di 6 anni ed un corrispettivo complessivo di circa 164 mila euro che la ditta aggiudicataria avrebbe dovuto versare alle casse comunali. Peccato che di quei soldi il comune non abbia visto un euro perché subito dopo la stipula del contratto con la ditta aggiudicataria ci si è accorti, su segnalazione della ditta stessa, che i posti auto messi a disposizione dall’Amministrazione comunale erano solo 124 a fronte dei 200 previsti nel bando di gara. Per evitare un contenzioso civile (che avrebbe visto il Comune di Agnone soccombente e costretto a risarcire la ditta per il mancato guadagno), l’Amministrazione De Vita è stata costretta ad acquistare tutti i parcometri per una spesa complessiva di 72 mila euro. In definitiva, al netto dei proventi dei verbali non versati alla ditta, il danno alle casse comunali è notevole. Ci restano i parcometri e la gestione diretta dei parcheggi con la speranza che nel corso degli anni si possano recuperare tali cifre. Da come stanno andando le cose, considerando i costi di manutenzione dei parcometri, il rischio è che il Comune debba rimetterci ancora altri soldi. Forse non a caso nel mese di agosto i turisti si lamentano per il numero delle multe. Piano Regolatore Generale È dal lontano 1993 che si parla di Piano Regolatore Generale. Da allora sono stati spesi oltre 100 mila euro per le varie progettazioni. L’Amministrazione De Vita ne ha fatto un suo cavallo di battaglia politico annunciandone il varo in ogni circostanza anche ripetutamente sulla stampa locale. Oltre agli annunci tutto è ancora in alto mare. Gestione dei rifiuti Agnone si colloca agli ultimi posti nelle classifiche dei comuni virtuosi italiani con una percentuale di raccolta differenziata di poco superiore al 3%. Un risultato così scadente comporta elevatissimi costi di smaltimento in discarica oltre al considerevole danno ambientale. Inoltre, il D.Lgs n. 152/06 impone che la raccolta differenziata raggiunga il 65% entro la fine del 2012 pena un 20% in più sui costi di conferimento dei rifiuti in discarica. In altre parole, maggiori costi maggiori tasse come d’altronde è accaduto proprio in questo periodo con l’aumento, come già ricordato, del 18% della TARSU. Come gruppo di minoranza abbiamo proposto, presentando un progetto fattibile, di istituire la raccolta dei rifiuti con il sistema “porta a porta” con l’obiettivo di portare la raccolta differenziata dei rifiuti al 65% consentendo, calcoli alla mano, al Comune di Agnone di risparmiare quasi 100.000 euro l’anno sui costi di conferimento dei rifiuti in discarica e in più di guadagnare sulla vendita del materiale differenziato al CONAI con il risultato di creare nuova occupazione e di abbassare la TARSU per i cittadini più virtuosi. Scuole Dopo aver speso oltre un milione di euro per cercare di mettere a norma edifici scolastici evidentemente obsoleti ed inadeguati, l’amministrazione De Vita nel giugno 2010 ha deciso di chiedere alla Regione l’ammissione a finanziamento per 3 milioni di euro da destinarsi alla realizzazione di un polo scolastico unico rispondente alla normativa sismica e statica vigente. Perché sapendo a priori di non poter mettere in sicurezza gli edifici scolastici l’amministrazione De Vita ha deciso comunque di effettuare alcuni interventi su tali edifici sperperando di fatto denaro pubblico? Come gruppo di minoranza abbiamo più volte ribadito, prima che iniziassero gli interventi, di utilizzare i fondi a disposizione per rendere totalmente agibile almeno uno degli edifici scolastici oppure come prima trance per la realizzazione di un polo scolastico unico che a questo punto poteva essere già iniziato. Peccato che anche in questa circostanza non siamo stati ascoltati. Per avere un quadro esaustivo dell’intera vicenda è possibile consultare l’interrogazione consiliare del Gruppo “Nuovo Sogno Agnonese” presentata il 21 settembre 2009 e discussa nel Consiglio Comunale del 16 novembre 2009. Servizio civile Il Servizio Civile Nazionale Volontario è istituito con la Legge 64/01 con diverse finalità tra cui quella di partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio, con particolare riguardo ai settori ambientale, anche sotto l'aspetto dell'agricoltura in zona di montagna, forestale, storico-artistico, culturale e della protezione civile. Contribuisce anche alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani dando loro anche una piccola opportunità di guadagno. Peccato, perché, diversamente da molti comuni limitrofi, Agnone, da diversi anni, non riesce ad ottenere nessun volontario di Servizio Civile. Risorse Idriche Il sistema idrico del comune di Agnone è completamente fatiscente. Basti pensare che la differenza tra il volume di acqua che arriva al serbatoio comunale (oltre 1 milione di mc) e quello erogato all’utenza, in altre parole l’acqua che va persa, è del 70%. Ciò comporta un danno economico alle casse comunali di molte migliaia di euro l’anno. Avevamo proposto di installare un sistema di monitoraggio dell’acquedotto comunale capace di rilevare informazioni utili a ridurre le perdite in rete, a recuperare l’acqua non contabilizzata, a contenere gli sprechi e a gestire la domanda in condizioni di scarsità della risorsa idrica: tutto alla cifra accettabile di 30 mila euro finanziabili anche dalla Regione. Tale monitoraggio prevedeva un recupero di efficienza e di efficacia nella gestione delle risorse idriche in grado di abbattere i costi di approvvigionamento per oltre 120.000 euro l’anno. Una parte di questo risparmio avrebbe potuto alimentare un fondo per il rifacimento dell’acquedotto comunale. In quattro o cinque anni il ciclo virtuoso così attivato avrebbe portato ad una sensibile riduzione del prezzo dell’acqua ai cittadini. È chiaro che queste argomentazioni all’amministrazione De Vita non interessano infatti nulla è stato fatto in questa direzione invece resta una nostra priorità. Cultura Nell’ultimo decennio, le attività culturali nella cittadina hanno segnato il passo. Di manifestazioni affermate quali la “Festa del libro e della comunicazione sociale”, il “Premio Cremonese”, il “Parco letterario Contado di Molise”, si son perse le tracce. È forse superfluo affermare che deve essere fatto ogni sforzo per ripristinarle, e anzi migliorarle.
Condividi su:

Seguici su Facebook