Oggi interessante intervista al Presidente della Fondazione "Per l'Atene del Sannio". Il Presidente, il dottor Franco Paolantonio, è stato invitato da Altomolise.net a rilasciare una intervista a seguito della ufficialità della notizia dell'assegnazione del 2° piano di Palazzo Bonanni alla Fondazione da parte del Comune di Agnone. Il presidente gentilmente ha accettato.
Ci è sembrato interessante cercare di capire, per trasmettere ai nostri lettori, il programma della Fondazione, come intende procedere nell'applicazione del programma, quali le prime iniziative da mettere in campo. Avere una sede operativa e lo spazio per allestire anche delle mostre ci sembra il primo e fondamentale passo per dare corpo ai progetti della Fondazione, che ha il prezioso compito di gestire il patrimonio artistico-culturale agnonese.
Buongiorno Presidente e grazie per aver accettato il nostro invito. Siamo venuti a conoscenza dell'atto ufficiale che assegna alla Fondazione "Per L'Atene del Sannio" il 2° piano di Palazzo Bonanni, uno tra i più importanti palazzi di Agnone, che affaccia su una delle piazze più belle, piazza Plebiscito, ed è stato residenza delle famiglie feudali Borrello, Martisciano, Arcuccia e Fioriti. Adesso che avete una bella e storica sede e un intero piano a vostra disposizione come intende procedere la Fondazione per raggiungere i suoi obiettivi?
Buongiorno e grazie a voi. Innanzi tutto volevo raccontare come è nata l'idea della Fondazione e il sentimento iniziale che ha animato i promotori. Preso atto che Agnone, a differenza di altre cittadine , ha un ricco patrimonio artistico- culturale, e considerato che attualmente le risorse a disposizione del comune, della regione, dello Stato,per la valorizzazione di questo , sono praticamente ridotti , si è pensato , con un folto gruppo di cittadini agnonesi di costituire una Fondazione, che con risorse di singoli privati,fondi europei e l’otto per mille,potesse favorire un progetto di pubblica utilità e prendersi cura e valorizzare detto patrimonio che con il trascorrere del tempo e l’incuria si assottiglia e subisce un inevitabile degrado.
E' stato un percorso complesso, o avete trovato piena disponibilità ?
Non è stato semplice ma c’è sempre stato molto entusiasmo nel gruppo dei soci promotori, entusiasmo dovuto anche alla grande adesione ,da parte di tanti altri sostenitori, intorno all’idea iniziale che, lentamente,ha preso corpo e sostanza.
Quali sono stati i passaggi successivi?
Con atto notarile abbiamo sottoscritto uno statuto tra i soci promotori, versato una quota d'ingresso, quota che permette a questo statuto di funzionare. Per essere operativi è stato necessario il riconoscimento della regione Molise , avvenuta nel settembre 2016
Il passaggio successivo è stato quello di coinvolgere il Comune di Agnone. Sia l’Amministrazione del compianto Ing. Carosella che quella dell’Avv.Marcovercchio hanno aderito al nostro progetto comprendendo a pieno lo strumento che veniva messo a disposizione della comunità .
A completamento dell’iter due consiglieri in rappresentanza della maggioranza e della minoranza sono entrati a far parte del Consiglio della Fondazione.
Scusi Presidente, quali i vantaggi per un ente pubblico dotarsi di uno strumento come una Fondazione?
La Fondazione, a differenza di un ente pubblico può accogliere donazioni, lasciti, contributi dai privati, i quali possono detrarre dalla tassazione tali somme. Con le risorse raccolte si opera per il bene della collettività , per la valorizzazione del patrimonio artistico, per la tutela del paesaggio e la valorizzazione del patrimonio archeologico . Le Fondazioni sono assolutamente "Non a scopo di lucro".
Grazie per il suo preciso excursus storico, adesso parliamo del presente. L'assegnazione della sede era una questione dirimente per attivare l'operatività della fondazione?
Era decisamente indispensabile
Qual'è il vostro progetto e quali le prime iniziative?
Gli obiettivi sono a lungo , medio e breve termine: al primo punto un allestimento museale, ma non inteso come museo cittadino, quanto un museo del territorio, che parte dal paleolitico di Isernia, i ritrovamenti di Civitanova del Sannio, di Montenero di Bisaccia per arrivare ad Agnone con i ritrovamenti litici oggi custoditi in teche. Passando dalla preistoria alla storia si affronterà il periodo Sannita, e si privilegeranno le strutture museali facilmente raggiungibili da Agnone quali Campobasso, Isernia, Pietrabbondante, Schiavi d' Abruzzo, Vasto. E in prosieguo per il periodo Medievale, di cui la storia agnonese è ricca di documentazione sia politica che sociale. C'e' anche un progetto di ecomuseo o museo diffuso nel centro storico.
Al secondo punto del progetto?
Interessantissimo, il Fondo Antico, costituito da pergamene stimabili nell'ordine di 4-5000 carte topografiche , atti notarili, acta civilia, e criminalità . Materiale di interesse notevole per univesitari, studenti e ricercatori. Al terzo punto ci sono gli studi Labanchiani, antico progetto arenatosi per mancanza di interesse istituzionale , ma il pensiero Labanchiano va riportato al centro dell'attenzione , non solo degli studiosi ma anche di un più vasto pubblico riferendoci innanzitutto ai suoi scritti di filosofia morale, ancora di grande attualitÃ
Abbiamo seguito , anche sui social , un interessante dibattito dell'architetto Franco Valente, su migliaia di negativi fotografici riguardanti Agnone di grande interesse; come Fondazione avete intenzione di riprendere in mano tale interessante patrimonio come suggerisce Valente?
Certamente, il prossimo passo è proprio quello di incontrare lunedi pv, l'amico architetto Valente. Abbiamo intenzione di allestire una mostra con tale materiale, rinvenuto qualche anno fa in una abitazione agnonese in rifacimento. L'amico Valente capirà certamente che va preparato un progetto valido e attrattivo per gli eventuali sottoscrittori che lo vorranno finanziare. Allestiremo la mostra a Palazzo Bonanni.
Presidente, da quello che si coglie, si vuole costruire, attraverso la Fondazione, una rete funzionante, dove convogliare i visitatori, offrendo una varietà e una gamma di prodotti ,se cosi si possono definire, dove il turista può scegliere , orientarsi e non affidato all'iniziativa dei singoli
Si , oggi il visitatore e' affidato all'iniziativa del singolo privato. Noi oltre alle mostre , i musei, vogliamo uscire all'esterno. Le faccio un esempio: La chiesa di Sant'Emidio, e tante altre, posseggono dei patrimoni artistici culturali immensi, ma spesso rimangono chiuse.
Vogliamo che i visitatori abbiamo la possibilità di ammirare tutto , in qualsiasi giorno e negli orari fissati, noti e prestabiliti. La rete, il web, la promozione digitale in rete, può decisamente favorire e promuovere la diffusione e la conoscenza della offerta turistica, artistica, culturale e delle eccellenze gastronomiche della nostra cittadina- La messa in rete consente di raggiungere un pubblico vasto , nazionale e perché no, anche internazionale.
Grazie presidente, sono argomenti di estremo interesse che oltre a promuovere un territorio e la qualità della vita, potrebbe rappresentare un volano per l'occupazione e l'economia.
Video diretta : https://www.facebook.com/altomolise/videos/1724619644245083/