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Sprechi, l'oro blu che se ne va a puttane....

Ad Agnone annualmente vanno dispersi 700mila metri cubi di acqua. Colpa di una rete idrica obsoleta

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AGNONE. Un mare di acqua che se ne va a puttane. Lasciatecelo dire. Oro blu regolarmente pagato malgrado se ne consumi solo un terzo di quanto erogato dal’Erim, l’unica, in questo caso, a guadagnarci. Numeri da capogiro, sprechi che farebbero la felicità di qualsiasi villaggio africano. Perché a fronte di 1.154.311 metri cubi di acqua erogata annualmente dall’Erim al Comune altomolisano se ne consumano appena 380.768. A conti fatti vanno dispersi 773.513 metri cubi pari a 773.513.000 litri che significano il 68% di quanto fornito. Due sono le ipotesi: o ad Agnone esistono una marea di evasori, oppure, fatto più realistico come confermato anche dall’ufficio tecnico, il tutto è riconducibile alla vetustà di una rete idrica cittadina colabrodo che fa acqua da tutte le parti. In soldoni tutto questo spreco costa alle tasche dei contribuenti qualcosa come 163mila euro all’anno. Amplein! I dati si riferiscono ad una relazione del 1998. Da allora poco o niente è cambiato. “E’ evidente che il costo sul quale intervenire subito è la voce Erim, perché limando detta voce – è quanto scritto nella relazione redatta a tecnici comunali – e sostituendo o istallando i contatori – per quelli fuori uso ovvero per quelli che ne sono addirittura sprovvisti – il costo del servizio potrebbe notevolmente abbassarsi con conseguente possibile rideterminazione delle tariffe. Si propone – prosegue la nota – l’acquisto dei contatori necessari per l’istallazione o sostituzione anche in riferimento alle varie e più volte citate note inviate all’ufficio tecnico (ultima datata 11 gennaio 1999), per regolarizzare l’imposizione tariffaria agli utenti interessati e per razionalizzare il costo della fornitura dell’Erim. Il costo dell’acquisto dei misuratori inciderà sulle spesa totale, ma, di contro, si ridurrà quella per il pagamento dell’Erim, nella considerazione che un maggior controllo delle perdite in rete ed una verifica sistematica dei misuratori Erim, possa far diminuire la voce fornitura. Tale controllo – conclude la nota – compete all’ufficio tecnico e potrebbe costituire un obiettivo da raggiungere nell’anno 1999”. Nella campagna elettorale di maggio ad intervenire sull’annosa questione anche il gruppo (poi risultato vincente) Nuovo Sogno Agnonese che nel suo programma elettorale ha presentato un progetto definito “Agnone Comune Virtuoso” dove alla voce risorse idriche ha scritto: “In merito alla dispersione pari al circa 70% dell’acqua erogata dall’Erim, proponiamo di istallare un sistema di monitoraggio dell’acquedotto comunale capace di rilevare informazioni utili a ridurre le perdite in rete, a recuperare l’acqua non contabilizzata, a contenere gli sprechi e a gestire la domanda in condizioni di scarsità delle risorse idriche. Il tutto alla cifra di 30mila euro finanziabili anche dalla Regione Molise. Tale monitoraggio prevede un recupero di efficienza e di efficacia nella gestione delle risorse idriche in grado di abbattere i costi di approvvigionamento per oltre 120 mila euro l’anno. Una parte di questo risparmio potrebbe alimentare un fondo per il rifacimento dell’acquedotto comunale. In quattro cinque anni il ciclo virtuoso, così attivato, potrebbe portare ad un sensibile riduzione del prezzo dell’acqua ai cittadini”. Dopo la vittoria riportata su De Vita, accusato di immobilismo su tale materia, a Nuovo Sogno Agnonese non resta che mettere in pratica quanto riportato in campagna elettorale.
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