Il padrone di casa sono io ma chi comanda è mia moglie.
Dalle Ande agli Appennini il proverbio sembra essere identico.
La conferma arriva da Bruno Pesce Rojas, il difensore centrale
dell’Agnonese che in esclusiva si confessa ad Altomolise.net.
Pesce si sta godendo le meritate ferie in Sud America ma guarda con
attenzione al futuro. Il "cileno", come è stato ribattezzato dai suoi compagni di squadra, si dice pronto a tornare in Italia e
vestire ancora una volta il granata. Ma la decisione finale spetterà
anche, (o meglio soprattutto), alla sua dolce metà...
Aggiornato su quanto accade in Molise, Pesce parla di mister Agovino passato sulla panchina del Trivento, del bomber Milozzi che sente spesso e di quella che è la campagna acquisti portata avanti dal direttore sportivo, Maurizio Sabelli.
Allora Pesce come te la passi in Cile?
“Bene, dopo un anno difficile concluso con il raggiungimento della
salvezza mi sto riposando. Ogni tanto gioco partitelle con i miei
amici d’infanzia che il più delle volte si concludono con un grande
grigliata di carne”.
Stai pensando a cosa farai l’anno prossimo?
“Certo, ogni giorno che passa il mio pensiero va al fatto di tornare a
giocare ancora per un anno in Italia dove ho lasciato ricordi
bellissimi. Tuttavia non nascondo che si tratta di una scelta
complicata che sto valutando attentamente con la mia famiglia in
particolare con mia moglie che per motivi di lavoro non potrà
seguirmi”.
Dalle notizie in nostro possesso sappiamo che l’Agnonese ti ha
contattato. Cosa vi siete detti?
“Ho sentito il diesse Sabelli con il quale abbiamo parlato un pò di
tutto. Il direttore ha capito i miei problemi e mi ha lasciato piena
libertà di scelta. Oltremodo nell’eventualità che decidessi di tornare
mi ha detto che Agnone resterebbe sempre casa mia. Per questo lo
ringrazio di vero cuore”.
Saputo del passaggio di Massimo Agovino sulla panchina del Trivento?
“Mi aggiorno quotidianamente su Internet. Se Massimo, che reputo un
grande allenatore, ha deciso così avrà avuto le sue ragioni, al
contempo posso immaginare il rammarico di una piazza calorosa come lo
è quella di Agnone. Ma il calcio è anche questo...”
Vero che ti ha contattato anche il Trivento?
“Tutti sanno il rapporto che ho con Massimo Agovino dunque non bisogna
escludere nulla nemmeno il fatto che un giorno potrei giocare con
un’altra squadra che non sia l’Agnone. Comunque se un giorno dovessi
accettare un’altra offerta i primi ad essere informati sarebbero il
presidente e il direttore sportivo dell’Olympia”.
In percentuale quante possibilità si avranno di rivederti guidare la
difesa granata?
“Se parlo con il cuore allora dico il 100%, ma tutto dipenderà dal
fatto di tornare o meno in Italia”.
Da cosa dipenderà? Solo da un fattore economico?
“Penso che molto dipenderà dalla chiacchierata che farò con mia moglie
(gestisce un ristorante, ndr). Lei vuole che torni a giocare però
preferirebbe che restassi in Cile. Sono di fronte ad un bivio ma la
voglia di affrontare un’altra stagione in Italia è tanta. Valuterò in
questi giorni”.
Urbano, Farina, Gioffrè. Chi preferiresti alla guida dell’Olympia?
“Sono tre tecnici molto preparati, sono convinto che Sabelli saprà
scegliere il tecnico giusto per l’Agnonese”.
Capitolo Matias Milozzi. Lo hai sentito? A tuo avviso cosa farà l’anno prossimo?
“Ci sentiamo quasi tutti i giorni e mi ha fatto intendere che gli
piacerebbe restare ad Agnone. Credo però che dopo i 18 gol messi a
segno l’anno scorso avrà molte richieste”.
Intanto il diesse Sabelli è sulle tracce di Keita. Pensi potrebbe
essere il sostituto ideale di Milozzi?
“Sostituite Matias sarà dura. Prima di lui si parlava sempre di
Roberto Aquaro che ad Agnone nella sua stagione migliore ha segnato 15
gol. Penso a Milozzi che il primo anno ne ha fatti 18... ”
Avresti un nome da consigliare al diesse?
“Non faccio il procuratore tuttavia se dovessi fare un nome dico
Roberto Kettlun. L’anno scorso ad Agnone non ha potuto esprimersi al
meglio per via di molti fattori extracalcistici (infortuni, nascita
del primogenito, ecc.). Lo conosco bene e sono convinto che potrebbe
sostituire degnamente Carlo Siciliano a centrocampo”.
Facci un saluto in cileno...
“Un saludo a todos mis amigos de Agnone que me trataron siempre como
si estuviera en mi casa, tengo solo grandes recuerdos de todos
ustedes, ojala nos veamos pronto....un abrazo (un saluto a tutti i
miei amici di Agnone che mi hanno fatto sentire come a casa mia, ho
solo bei ricordi di tutti voi, spero di rivedervi presto. Un
abraccio”.