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TAGLI SANITA', QUESTI SIGNORI CI HANNO PRESO PER I 'FONDELLI'

In caso l'ospedale sarebbe stato toccato promisero dimissioni in massa. Il Caracciolo muore, ma loro restano dove sono. Ecco il documento del 21 marzo scorso

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AGNONE – “Se l’ospedale verrà toccato ci dimetteremo in massa”. Lo avevano giurato in pubblica piazza davanti ad oltre mille persone, tra cui anziani, donne e bambini che avevano inteso sfilare lungo le principali strade cittadine a salvaguardia dell’ospedale 'San Francesco Caracciolo'. Era domenica 21 marzo, quando il primo cittadino di Agnone, fascia tricolore a tracollo, dopo aver preso parte alla manifestazione organizzata dal gruppo il 'Cittadino c’è…', in piazza stazione a nome di dodici sindaci dell’alto Molise, più quello di Trivento e cinque della Comunità Montana Alto Vastese (Castiglione Messer Marino, Castelguidone, Schiavi D’Abruzzo, Celenza sul Trigno e Montazzoli, ndr), leggendo un documento congiunto, dichiarò testualmente: “Nell’ipotesi di chiusura, riduzione di status o ridimensionamento dell’ospedale Caracciolo rimetteremo nelle mani dei rispettivi Prefetti le dimissioni delle Amministrazioni comunali”. In precedenza anche l’assessore regionale, l’agnonese Franco Giorgio Marinelli nell’eventualità in cui il ‘Caracciolo’ sarebbe stato toccato si era affrettato a ribadire di voler rimettere il mandato nelle mani del Governatore. Al momento registriamo come quel giuramento solenne resta una promessa da marinaio, una presa in giro per l’intero territorio. Balle per tenere buona la popolazione. La poltrona e quelle laute ricompense di fine mese valgono più di qualsiasi promessa fatta in pubblica piazza…Non c’è che dire! Al contrario, come ampiamente annunciato, la struttura sanitaria di frontiera si appresta a diventare un mix tra un mero poliambulatorio e un ospizio, più elegantemente chiamato Residenza sanitaria per anziani. Sta di fatto che dopo sessant’anni di storia la parola ospedale sarà cancellata, seppellita definitivamente. Il tutto potrebbe avvenire a partire già dal prossimo primo luglio, quando il nuovo piano di riorganizzazione griffato Iorio – Mastrobuono entrerà in vigore. Nella più rosea delle aspettative bisognerà attendere solo qualche mese in più. Infatti dal primo gennaio 2011 chi dovrà mettere al mondo un bambino o subire un intervento chirurgico di una certa rilevanza dovrà recarsi a Isernia o Vasto. Spulciando quello che sarà il nuovo riassetto sanitario si scopre che i tagli previsti sono ancora più drastici rispetto a quelli illustrati dalla Mastrobuono quando si recò ad Agnone il 13 aprile scorso. Si parla di un 50% in più. E in effetti le indiscrezioni - che giungono da fonti attendibili - parlano complessivamente di 40 posti letto (20 da adibire alla Rsa, ndr). Bingo! Ma neppure di fronte questa amarissima realtà, che inevitabilmente condurrà Agnone e l’intero alto Molise ad una morte certa, i sindaci riescono a tenere fede a quella promessa fatta domenica 21 marzo 2010. ECCO IL DOCUMENTO INTEGRALE DEI SINDACI I sindaci sottoscritti, nel prendere parte alla manifestazione del 21 Marzo in Agnone, ribadiscono l'analisi, le preoccupazioni, le intenzioni ed e i voti espressi nel documento firmato in occasione della propria assemblea dell'8 Marzo scorso tenutasi nella sala consiliare del Comune di Agnone. In particolare i Sindaci: affermano la più totale opposizione delle Amministrazioni comunali riguardo sciagurate ipotesi di chiusura, riduzione di status o ridimensionamento indiscriminato dell'Ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone; evidenziano il danno irreparabile e irreversibile che dal punto di vista sanitario, sociale ed economico, tali prospettive arrecherebbero a tutto il territorio interessato; rimarcano l'irrazionalità di una eventuale dipendenza gestionale degli essenziali servizi resi dall'attuale Presidio Ospedaliero da reparti e strutture dislocati ad Isernia; ricordano come le conseguenze negative si manifesterebbero immediatamente e direttamente anche nel campo della occupazione e della più complessiva qualità della vita delle popolazioni contribuendo ad aumentare drammaticamente il tasso di spopolamento che già affligge Agnone, l'Alto Molise e le zone limitrofe; evidenziano, altresì, la perdita finanziaria che si configurerebbe ai danni della Sanità Regionale, diretta conseguenza della perdita degli attuali utenti che numerosi da fuori regione (Abruzzo in testa) fanno tradizionalmente riferimento alla struttura ospedaliera agnonese; rivendicano fortemente l'applicazione di deroghe intese come autonomia gestionale e finanziaria in applicazione della Legge della Montagna. In buona sostanza i Primi Cittadini sottoscritti, facendo proprio il sentimento di paura e scoramento della gente di Agnone e dell'Alto Molise, pienamente condivise dalle Comunità della Valle del Sangro, dell'Alto Vastese e del Medio Trigno, rinnovano la volontà di rimettere nelle mani dei rispettivi Prefetti le dimissioni delle Amministrazioni comunali in carica qualora le suddette ipotesi divenissero realtà. Di contro i Sindaci dichiarano la propria disponibilità a valutare positivamente progetti di razionalizzazione della Sanità in Alto Molise la quale comporti un migliore utilizzo sia delle poche risorse a disposizione che del personale medico e paramedico nell'area di competenza, nella convinzione che debba meglio essere coniugato il concetto di 'Medicina sul territorio'. Una sua migliore organizzazione porterebbe inevitabilmente ad un più funzionale filtro delle utenze del Presidio Ospedaliero che deve comunque rimanere il baluardo della salute da un punto di vista specialistico. Se interventi ci dovranno essere, essi devono andare non certo verso un ridimensionamento dello stesso, ma verso una processo di miglioramento che nulla tolga agli attuali reparti e servizi ospedalieri che rimangono il caposaldo di una medicina al passo con i tempi. Tutto ciò, non può prescindere da un processo di condivisione dei progetti con i responsabili degli Enti locali territoriali pur nella consapevolezza che spetta ai responsabili della Sanit… locale fornire suggerimenti tecnici dell'auspicato processo di razionalizzazione. In egual modo si evidenzia che qualunque azione venga intrapresa che incida sulla qualità della vita delle genti altomolisane, non può prescindere dai principi ispiratori delle Leggi sulla Montagna sia nazionale che regionale. Ancora i Sindaci chiedono con fermezza, prima di qualsiasi iniziativa in campo sanitario, un incontro, a brevissimo, con il Commissario Michele Iorio, con il sub Commissario Isabella Mstrobuono, con l'Assessore alla Sanit… della Regione Molise Nicola Passarelli ed il Direttore Generale dell'Asrem Regionale Angelo Percopo. I sindaci e le amministrazioni di: Agnone, Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Carovilli, Capracotta, Castel del Giudice, Castelguidone, Castiglione Messer Marino, Celenza sul Trigno, Comunità Montana Alto Vastese, Montazzoli, Pescopennataro, Pietrabbondante, Poggio Sannita, Sant'Angelo del Pesco, San Pietro Avellana, Schiavi D'Abruzzo, Trivento, Vastogirardi.
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