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Fondi in arrivo per il campo di calcio di Capracotta. Il finanziamento a 40 anni dalla morte di Erasmo Iacovone, cui l’impianto è dedicato

La soddisfazione e i progetti di Paglione: «Pronti ad ospitare i ritiri delle squadre di calcio professionistiche»

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Fondi in arrivo per il campo sportivo di Capracotta. Il progetto presentato dal Comune, all’interno del bando regionale per l’impiantistica sportiva, per un importo di oltre quattrocentomila euro, è stato finanziato.

Il progetto predisposto da Capracotta si è infatti classificato al secondo posto nella speciale graduatoria, sopravanzato solo da quello del capoluogo Isernia.

«È una notizia molto positiva – commenta con soddisfazione il sindaco Candido Paglione – e per questo ringrazio pubblicamente la Giunta regionale che ha saputo fare una scelta oculata mettendo a disposizione dell’impiantistica sportiva - anche dei piccoli comuni - risorse importanti del Patto per il Molise.

Con questi fondi riusciremo finalmente a sistemare il nostro vecchio campo sportivo, per il quale abbiamo in mente progetti ambiziosi. In più effettueremo alcuni lavori necessari a migliorare la fruibilità della palestra polifunzionale.

Oltre a restituire alla comunità e ai fruitori locali un campo di calcio in piena efficienza – nota il sindaco – potremo finalmente avviare quei propositi di “sfruttamento” dell’impianto per ospitare squadre di calcio in ritiro estivo. Si tratta di una opportunità da cogliere: Capracotta ha tutte le carte in regola per proporsi ai club professionistici,  come sede dei ritiri estivi pre-campionato: quota, clima, aria salubre, ricettività, posizione geografica decentrata ma facilmente raggiungibile. Mancava solo l’ingrediente principale, il campo sportivo appunto. Che a breve avremo grazie ai fondi aggiudicati».

Insomma, per Capracotta davvero una bella opportunità. Che, per un caso singolare, arriva quando da poco è trascorso il quarantesimo anniversario della morte di Erasmo Iacovone, il più famoso calciatore cui Capracotta abbia dato i natali.

Erasmo Iacovone nella stagione 77-78, con suoi gol (guidava la classifica dei capocannonieri di serie B) stava portando il Taranto alla conquista della serie A quando morì, travolto con la sua Dyane 6, da un'Alfa rubata che correva inseguita da un auto della polizia sulla Taranto-Lecce. Era il 6 febbraio 1978 e Iacovone non aveva ancora 26 anni.

Idolo dei tarantini, che gli hanno dedicato il loro stadio, ma ancora saldamente nei cuori dei capracottesi che non lo hanno certo dimenticato. E che sono pronti a ricordarlo con un’importante cerimonia - che si terrà a Capracotta il prossimo 11 agosto - e a celebrarlo solennemente quando sarà inaugurato il campo di calcio ristrutturato che, naturalmente, è a lui intitolato.

 

 Capracotta, 19.02.18

 

 

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