Il 22 Gennaio 2018 il Sindaco di Pescopennataro(IS) Pompilio Sciulli, ha emesso una ordinanza di divieto dell'acqua per il consumo umano. Nell'ordinanza era specificato che gli esami eseguiti su campioni di acqua potabile dalla Asrem, Dipartimento unico di Prevenzione Isernia, nel comune di Pescopennataro, Fontana Pubblica piazza del Popolo, avevano fornito esiti sfavorevoli.
In una intervista su tale delicato argomento,il Sindaco Pompilio Sciulli, spiegava le motivazioni dell'ordinanza affermando che l'esito sfavorevole sul campione prelevato era determinato da cause del tutto prive di reale pericolo per l' uso umano, e a dimostrazione beveva in pubblico un bicchiere di acqua prelevata dalla fontana dalla quale erano stati prelevati i campioni.
.Garantiva che nel giro di poco tempo, a seguire dei risultati delle analisi di controllo a distanza di una settimana, l'ordinanza sarebbe stata revocata.
Ma a distanza di circa un mese dall'emissione l'ordinanza non è stata revocata.
Il sindaco Sciulli, ancora una volta risponde con gentilezza alle domande di Altomolise.net.
Sindaco Sciulli come mai l'ordinanza a distanza di un mese non è stata ancora revocata?
"Nelle anali successive dell’acqua,eseguite a distanza di una settimana,il risultato era positivo, cioè non presentavano alcun tipo di alterazione e dell'esito positivo sono stati informati gli organi competenti. Voglio sottolineare che Pescopennataro, è uno dei pochi comuni italiani che ha scelto di ottenere la certificazione, siamo uno dei pochi comuni certificati d'Italia e dotati di un sistema di gestione ambientale che deve rispondere ai requisiti richiesti dalle norme di riferimento EMAS. Preciso che ci siamo dotati di questo strumento utile per lo sviluppo sostenibile, per limitare gli impatti ambientali diretti e indiretti. Detto questo, le analisi su campione alla sorgente, non alla fontana, sono positive. Aspettiamo semplicemente che la commissione composta da Comune, Asrem, Arpa, si riunisca per ratificare.
I tempi sono dovuti semplicemente all'organizzazione tra i soggetti in questione. Ribadisco che sono 50 anni che in determinate condizioni meterelogiche il campione prelevato risulta alterato, succede in presenza di raffiche di vento, o pioggia insistente, di conseguenza si potrà verificare nuovamente e sarò costretto a fare una nuova ordinanza”